Enti locali e crisi energetica, servono correttivi convenzioni Consip

Costo energia “fuori controllo” per le imprese del terziario

“Enti locali e crisi energetica, servono correttivi convenzioni Consip”: interrogazione di Caparvi (Lega Umbria) al MEF

“La crisi energetica in corso sta mettendo a dura prova anche gli enti locali che erogano servizi essenziali ai cittadini. È necessario prevedere la rinegoziazione delle convenzioni esistenti tra Consip e Comuni, bilanciando gli oneri finanziari e gli effettivi consumi, così da mitigare le ripercussioni del caro energia sui bilanci”. Lo sottolinea il deputato Virginio Caparvi segretario regionale Lega Umbria che annuncia di aver presentato un’interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze.

Virginio Caparvi Lega Umbria

“Una delle voci che grava maggiormente sui bilanci comunali è quella delle forniture in convenzione di gestione della pubblica illuminazione che prevede anche la garanzia dell’efficienza tramite messa a norma degli impianti e incentivando il risparmio energetico – spiega Caparvi – questi contratti sono sottoscritti tramite convenzioni Consip. L’indice Consip di aggiornamento dei prezzi dell’energia, però, non solo si basa su valori storici e non su quelli effettivi, ma non tiene nemmeno conto dei benefici dell’efficientamento energetico precedentemente composti, creando anche una sperequazione a favore della ditta intervenuta per efficientare. In molti casi questi interventi sono stati talmente ben fatti che i gestori sono rientrati degli investimenti già da anni; ciò nonostante continuano a generare guadagni importanti anche in un periodo emergenziale come quello attuale.

Per questi motivi ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze per capire se intenda intervenire ponendo dei correttivi nelle convenzioni Consip relative alla fornitura di energia che tengano, appunto, conto delle specifiche variabili legate alla volatilità dei mercati. Lavoreremo al fianco dei sindaci chiamati a contrastare la crisi energetica e ridurre l’impatto dei costi economici e sociali, al fine di garantire la tutela della sicurezza dei cittadini, nonché la continuità dei servizi essenziali” conclude Caparvi.

 

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