Discoteche chiuse, scatta la protesta di SILB Confcommercio Umbria 📸 FOTO



Discoteche chiuse, scatta la protesta di SILB Confcommercio Umbria

Il rischio è quello di lasciare l’estate 2021 in balia dell’abusivismo e dell’assembramento fuori controllo. Mentre decine di imprese, e migliaia di lavoratori, sono fermi da un anno e mezzo: quella del ballo e dell’intrattenimento è infatti orami l’unica categoria a non lavorare.

Per questo, una delegazione di imprenditori umbri di SILB Umbria Confcommercio, l’Associazione delle Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo, ha dato vita oggi ad un presidio di fronte alla sede Rai di Perugia per protestare contro le mancate riaperture e spiegare le loro ragioni.

La manifestazione è avvenuta in contemporanea in altre 12 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia, Toscana, Lazio, Puglia, Campania, Sicilia, Sardegna.

I RISCHI DELL’ESTATE 2021

“Da quando è cessato il coprifuoco, vediamo tutte le sere assembramenti senza regole, feste abusive, giovani e meno giovani bere alcol senza alcun controllo. Vogliamo un’estate di feste abusive e di assembramenti sfrenati? Le discoteche, soprattutto in questo momento, possono svolgere un ruolo socialmente utile. I ragazzi, inoltre, pur di tornarci sono pronti a vaccinarsi.

Abbiamo aspettato con pazienza, ma ora è il momento di avere risposte concrete. Le nostre imprese sono a rischio. Dietro le nostre imprese ci sono le nostre famiglie e le famiglie dei nostri collaboratori. Meritiamo risposte certe. E’ ora di affrontare seriamente i problemi della nostra categoria e soprattutto ascoltare le nostre proposte: l’unica soluzione per ripartire in sicurezza al più presto”, dice Enzo Muscinelli, presidente di SILB Umbria Confcommercio, che ha guidato la delegazione degli imprenditori umbri nell’iniziativa di protesta di oggi.

LE NOSTRE PROPOSTE SONO STATE INASCOLTATE

“Le nostre proposte per far divertire i giovani, ma in condizioni di sicurezza, sono state ignorate”, spiega Enzo Muscinelli.

Abbiamo proposto in tutte le sedi istituzionali e politiche di responsabilizzare la nostra categoria che da sempre svolge questo compito affinché possa far divertire i giovani in sicurezza come abbiamo sempre fatto nei nostri ambienti, dove la musica rappresenta la socializzazione e il divertimento.

Abbiamo suggerito un’apertura in sicurezza con il “green pass”, ove tutti potessero sentirsi accolti e al sicuro in locations super controllate. Non siamo stati ascoltati”.

SENZA UNA DATA PER RIPARTIRE

E’ stato dichiarato che entro il 10 luglio la data di apertura sarebbe stata definita, nel frattempo i locali hanno sistemato gli ambienti, reperito il personale, eseguito gli ordini necessari, contrattualizzato artisti e format, e si sono preparati con zelo dopo un anno di chiusura.

Eppure i locali da ballo e intrattenimento italiani sono gli ultimi in Europa per non avere una data certa, al contrario di Grecia, Inghilterra, Spagna, Croazia e Germania.

IGNORATI I LAVORATORI DEL SETTORE

“Solo noi oggi siamo senza lavoro da 17 mesi”, sottolinea il presidente di SILB Umbria Confcommercio. Le figure professionali che animano questo settore sono tantissime: imprenditori, locatori, gestori, barman, security, fotografi, videomaker, coreografi, grafici, social media manager settore spettacolo, allestitori, fonici, tecnici, manutentori, stage manager settore audio, video driver, costumisti, service, manutenzione impianti elettrici settore energia, hostess, addetti alle pulizie, cassieri, corrieri, parcheggiatori, produttori beverage, fornitori alcolici, camerieri e tutte le professionalità “artistico/creativo e promozionale” dell’industria dell’entertainment: artisti, musicisti, art director, DJ, PR, vocalist, radio speaker, orchestre, promoter, graphic designer, booker stage, manager, press agent, reviewer, creativi, organizzatori, direttori artistici, ballerini, press, performer, animatori…

SILB Confcommercio, organizzazione leader del settore dell’intrattenimento serale e notturno, associa in Italia oltre il 90% delle imprese del comparto censite dalle Camere di Commercio.

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