L’estate da Record della Galleria Nazionale dell’Umbria

L'opera Le Tre Età rimarrà esposta fino al 19 gennaio 2025

L'estate da Record della Galleria Nazionale dell'Umbria

L’estate da Record della Galleria Nazionale dell’Umbria

Dal 15 giugno al 29 settembre 2024, i dati relativi ai visitatori dei Musei Nazionali dell’Umbria confermano il trend positivo già registrato a Ferragosto. Vista la straordinaria risposta del pubblico, il capolavoro Le tre età di Gustav Klimt sarà esposto alla Galleria Nazionale dell’Umbria fino al 19 gennaio 2025, nell’ambito della mostra L’Età dell’Oro, dal 26 ottobre.

Il numero dei visitatori della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia non è mai stato così alto come nel 2024, se si esclude l’exploit del 2023 dovuto alla grande mostra dedicata a Perugino.

Nel 2019 – primo anno di riferimento utile, considerate le chiusure per Covid e riallestimento – i visitatori erano stati 96.238: al 29 settembre 2024 il numero totale dei visitatori è già più alto, avendo raggiunto i 112.100 ingressi (+16,48%). Il principale museo umbro ha fatto da traino anche per tutte le altre 13 sedi del sistema museale nazionale della regione, anche grazie al biglietto unico della manifestazione La Sottile Linea d’Umbria, prorogata al 17 novembre.

L'estate da Record dei Musei Nazionali di Perugia
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I risultati ottenuti in questi mesi ci spingono a continuare nel percorso che abbiamo intrapreso dall’inizio dell’anno: – dichiara il Direttore dei Musei Nazionali dell’Umbria, Costantino D’Orazio – aprire la Galleria a proposte di alta qualità che possano suscitare anche l’interesse dei più giovani, com’è accaduto con Klimt, favorire il coordinamento e la relazione tra tutte le sedi del sistema museale umbro, a partire dai musei nazionali, tessere una trama di esperienze sempre più coinvolgenti che puntino alla valorizzazione del nostro eccezionale patrimonio.

I numeri di questa estate ci parlano di un pubblico costituito dagli stranieri che hanno visitato l’Umbria, ma anche da molti umbri che sono tornati nei nostri musei: un fenomeno che mi riempie di orgoglio e risponde perfettamente alla mia idea di luoghi della cultura al servizio dei cittadini.

I NUMERI DELL’ESTATE 2024: Dal 15 giugno al 29 settembre i visitatori della Galleria Nazionale dell’Umbria sono stati 63.474, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2023, quando furono 31.778.
I numeri eccezionali del museo sono frutto dei 3.967 ingressi registrati dal 15 al 30 giugno, saliti in maniera esponenziale nei mesi successivi: 17.294 a luglio, 21.573 ad agosto e 20.640 fino al 29 settembre.
Sono stati 2.320 gli ingressi solo nell’ultimo fine settimana di settembre. Nell’ultimo trimestre, inoltre, la GNU è stata sempre aperta, anche il lunedì, tradizionale giorno di chiusura. La media giornaliera degli ingressi è stata di 283 visitatori a giugno, 557 a luglio 695 ad agosto e 712 a settembre. Complessivamente, il 53,7% dei biglietti sono stati venduti a tariffa ordinaria, il 12,8% a tariffa ridotta e il 33,5% quelli staccati gratuitamente. Ben nove le date in cui i visitatori hanno superato le mille unità giornaliere, con il picco del 1° settembre (2.168 ingressi), seguito dal 7 luglio (1.866 ingressi) e dal 4 agosto (1.813 ingressi), occasioni in cui ricorreva la Domenica al museo; 1.019 il 18 agosto e 1.106 il 15 settembre, giornate con ingresso a pagamento.

KLIMT ALLA GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA FINO AL 19 GENNAIO 2025: grazie alla collaborazione con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, l’opera Le tre età di Gustav Klimt sarà sottoposta ad analisi diagnostiche prima di tornare ad essere esposta nelle sale della Galleria Nazionale dell’Umbria, all’interno della mostra L’Età dell’Oro (dal 26 ottobre 2024 al 19 gennaio 2025).
Focus principale delle analisi, condotte da un’equipe del CNR in collaborazione con il laboratorio di restauro della GNU, sarà lo studio, tramite tecnica di fluorescenza a raggi X, della lamina metallica impiegata da Klimt nello sfondo. L’obiettivo sarà quello di verificare se, come risulta dalla letteratura sul dipinto, l’artista abbia fatto uso di metalli preziosi come il platino per esaltare la brillantezza dei punti stesi ai lati delle figure rappresentate nel quadro. I risultati forniti saranno comparati con quelli raccolti su altre opere dell’artista e saranno pubblicati nel catalogo della mostra L’Età dell’Oro (edito da Silvana Editoriale). Lo straordinario ruolo che l’oro riveste nella pittura di Klimt ha spinto i curatori della mostra (Alessandra Mammì, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi) a inserire l’opera del maestro viennese nel percorso, dove si troverà in dialogo con il Sant’Agostino di Pinturicchio, eccezionale capolavoro della collezione permanente della Galleria Nazionale dell’Umbria. Il dipinto, protagonista assoluto dell’esposizione, si troverà accanto a opere di grandi maestri del passato, come Gentile da Fabriano, e del Novecento, come Andy Warhol, Yves Klein e Alberto Burri.

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