
Umbria Jazz “risanata e pronta ad affrontare le sfide del futuro”
E” una Fondazione di partecipazione Umbria Jazz “risanata e pronta ad affrontare le sfide del futuro” quella presentata dal presidente Gian Luca Laurenzi che nel corso di una videoconferenza stampa ha tracciato un bilancio di fine anno delle attività svolte oltre ad anticipare qualche novità. Con lui la presidente della Regione Donatella Tesei secondo la quale “in questo nuovo quadro, dopo il Covid, potrà rilanciarsi come messaggero della migliore Umbria nel mondo, perché questo rimane uno dei marchi più importanti della nostra regione”.

© Protetto da Copyright DMCA |
“Alla chiusura di bilancio 2019 – ha ricordato Laurenzi – siamo arrivati con 260 mila euro di passivo che aveva eroso quasi tutto il fondo di dotazione della fondazione. Ma voglio essere anche chiaro: non esisteva e non esiste nessun buco di bilancio. Oggi è stato presentato un progetto di bilancio in cui ci saranno dei fisiologici scostamenti quando ci sarà il consuntivo finale. Quello che possiamo dire però è che non solo si presenta così la ricostituzione totale del fondo di dotazione eroso ma soprattutto il suo considerevole aumento per rendere la Fondazione meno fragile“.
Laurenzi ha anche fatto il punto sulle varie attività e iniziative svolte nel corso di un anno “difficile”. “In questo anno sospeso non ci siamo comunque fermati” ha detto il presidente, il quale ha annunciato anche un imminente progetto – ad inizio anno e senza svelare ancora particolari – che sarà realizzato con il Ministero degli Affari esteri. “Siamo arrivati a quella situazione di bilancio – ha spiegato ancora Laurenzi – per una serie di questioni conosciute e di cui i nostri soci erano stati avvertiti in passato. La differenza però è stata che per la prima volta i nostri soci, a cominciare dalla Regione, hanno preso in esame il problema e tutti insieme siamo intervenuti per risolverlo. Ci presenteremo così il primo gennaio 2021 senza un euro di debito, cosa credo mai successa prima”.
L” augurio di Tesei, che su questo aspetto ha chiesto “una forte azione” a presidente e cda, è inoltre quello che Umbria jazz “possa tornare a recuperare sponsor importanti che nel tempo si sono persi”. Ha anche annunciato che a breve ci sarà “il ritorno di una grande azienda leader della regione”. Umbria Jazz quindi, per Tesei, “si deve confermare un marchio per rappresentare l” intera regione, che trova come architrave inamovibile Perugia e come perla Orvieto ma che deve anche provare ad immaginare la nuova frontiera della valorizzazione di Terni”. Laurenzi ha rilanciato questo come “obiettivo” del suo mandato e come azioni della Fondazione a lungo raggio.
Musica: Jazz italian platform ringrazia ministro Franceschini
L” associazione Jazz italian platform ringrazia il ministro Dario Franceschini “per avere accolto l” appello lanciato nei giorni scorsi tramite la petizione ” Il Jazz non è Pop” “. “Ora il jazz non sarà più all” interno di un unico, improprio calderone assieme a musica popolare, contemporanea e d” autore, ma costituirà categoria a sé stante” commentano soddisfatti.
“La presenza di Jip nei tavoli di lavoro del settore – concludono dall” associazione – è oggettivamente imprescindibile, dal momento che rappresenta i più importanti festival jazz e le storiche strutture di professionisti che li organizzano, presenza senza la quale quei tavoli risulterebbero privi di piena rappresentatività. Il Jip insomma si rivela prezioso interlocutore del Mibac”./Agenzia Nazionale di Stampa Associata
Commenta per primo