
Nuovo Curi, Comune chiama gli esperti del Governo, il Dipe
Per il nuovo stadio Curi non ci sarà solo la cordata Arena Curi sr, che ha presentato la proposta di project financing, ma il Comune ha avviato un confronto con il Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica che dipende dalla presidenza del Consiglio dei ministri.
Il Dipartimento ha tra i suoi compiti quello del supporto gratuito alle pubbliche amministrazioni, attraverso la prestazione di servizi di assistenza tecnica, legale e finanziaria, in tutte le fasi dei procedimenti in cui le rispettive risorse e competenze si integrano per la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità e per la gestione dei relativi servizi.
Al Dipe fa riferimento il sottosegretario Alessandro Morelli.
I tecnici del Dipe collegati in videoconferenza hanno incontrato il sindaco Andrea Romizi, l’assessore allo Sport Clara Pastorelli, il vice segretario Laura Cesarini, il dirigente Marini e tecnici e funzionari del settore sport che stanno seguendo da vicino il dossier del nuovo Curi.
I tempi per la dichiarazione di pubblico interesse del progetto per rifare l’impianto di Pian di Massiano, sono abbastanza brevi (entro metà aprile). Il Comune ha sessanta giorni di tempo per valutare la proposta di project financing presentata nelle scorse settimane.
Al centro della discussione c’è principalmente il Piano economico e finanziario (Pef) dal quale è già emerso che l’impegno di Palazzo dei Priori dovrebbe aggirarsi sua una cifra intorno ai 12 milioni di euro (circa il 20 per cento dell’investimento complessivo).
L’investimento complessivo ammonta a circa 70 milioni. E’ stato fissato un nuovo vertice con Cassa depositi e prestiti, per capire appunto quali siano le possibilità di finanziamento agevolato legate anche alla cosidetta legge-stadi. Ed è in agenda anche un confronto con la Arena Curi Srl a cui il gruppo di lavori composto dai funzionari di Palazzo dei Priori chiedere chiarimenti su alcuni aspetti del progetto.
Della cordata che vuol costruire il nuovo stadio Curi fanno parte Gianpiero Romani (Prometheus), Mauro Ricci (Enytime), Francesco Lana (costruttore), Claudio Umbrico di Sea, Mirco Campagnoli (Centro Impianti), Alberto Bertani(settore immobiliare, Reggio Emilia), Giulio Benni (King Sport) e Simone Minestrini.
Uno stadio da 18 mila posti coperti che avrà anche un albero con 18 suite direttamente sul campo, 25 sky box, un’area commerciale da 10mila metri quadrati e duemila utilizzabili per un centro di riabilitazione, duemila posti auto coperti e una passarella che unirebbe piazzale Umbria Jazz alla gradinata passando sopra viale Pietro Conti.
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