Perugia, presentato alla Sala Notari progetto Resilienza intergenerazionale

Perugia, presentato alla Sala Notari progetto Resilienza intergenerazionale

Il progetto prevede “nuove opportunità per crescere insieme nella fase post Covid 19”

È stato presentato oggi alla sala dei Notari di Perugia il progetto “Resilienza intergenerazionale: nuove opportunità per crescere insieme nella fase post Covid 19”.

Per contrastare gli effetti dell’emergenza COVID nel territorio, la Regione Umbria ha avviato un bando per IL FINANZIAMENTO DI INIZIATIVE E PROGETTI DI RILEVANZA REGIONALE.

In tale contesto e grazie all’alleanza di tre grandi associazioni presenti nel territorio Auser, Anteas e Ancescao è nato il progetto Resilienza Intergenerazionale: nuove opportunità per crescere insieme.

L’obiettivo generale del progetto è di contribuire nella fase post-COVID a rafforzare la resilienza delle famiglie umbre più vulnerabili attraverso la pratica intergenerazionale mettendo in stretta collaborazione generazioni differenti bambini, ragazzi, adulti e persone anziane.

Il progetto ha preso formalmente avvio il 5 maggio 2021 e ha un valore complessivo di 507.157 euro di cui 458.077 finanziati dalla Regione Umbria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Alla presentazione sono intervenuti Tiziana Ciabucchi, presidente di Auser Umbria, Silvia Alfonsi, progettista, i rappresentanti di Anteas e Ancescao. È seguita una tavola rotonda con Massimo Braganti, direttore Sanità e Welfare Regione Umbria, Edi Cicchi, assessore al welfare del Comune di Perugia, e Domenico Pantaleo, della presidenza nazionale di Auser.

“Lo scambio intergenerazionale che è alla base di questo progetto – ha osservato proprio Pantaleo – può essere uno strumento potente per affrontare le difficoltà che la fase post-pandemica di porrà davanti, nell’ottica di ridurre quelle disuguaglianze che il Covid ha invece amplificato. Da questo punto di vista quella che sta partendo in Umbria può essere un’esperienza pilota importante anche a livello nazionale”.

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