Il nodino della discordia non s’ha da fare dicono a Collestrada

Questa è una lotta del paese REALE contro lo spreco di denaro pubblico

Il nodino della discordia s'ha da fare dicono a Collestrada

Il nodino della discordia non s’ha da fare dicono a Collestrada

Il nodino della discordia – Tantissime le persone presenti, non solo fra i proprietari ma anche fra i cittadini e imprese dei territori interessati (Ponte San Giovanni, Balanzano, Torgiano, Sant’Andrea D’Agliano, Madonna del Piano e Collestrada), desiderosi di sapere di più del progetto e conoscere la situazione reale in essere, anche a seguito del suddetto avviso.

Il direttivo del Coordinamento con l’aiuto dei tecnici, ingegneri, biologi e legali che lo assistono nell’analisi dei documenti progettuali e della normativa di riferimento, ha spiegato l’avviso di cui sopra e ha illustrato ai presenti il progetto preliminare (dato che allo stesso direttivo fino ai giorni scorsi, è stato negato l’accesso al progetto definitivo). E ha spiegato il pesantissimo impatto che l’opera avrà sul territorio a fronte, dati alla mano, della sua sostanziale inutilità pubblica, come peraltro il Coordinamento ha più volte dimostrato numeri e carte alla mano e senza essere mai smentito dai diretti interessati e proponenti l’opera.

Durante la relazione sono state illustrate quindi le alternative al deleterio ed inutile progetto del Nodino, alternative che a detta non solo del Coordinamento, ma come emerge anche dalle valutazioni di Anas, sarebbero in grado di risolvere il problema dei rallentamenti sulla tratta in questione, Collestrada – Ponte San Giovanni.

Ovvero il raddoppio delle rampe in direzione Perugia all’altezza di Ponte San Giovanni e in direzione Foligno all’altezza di Collestrada. Inoltre è stata dimostrata con prove fotografiche, nella tratta in questione: l’assoluta carenza di un’adeguata segnaletica stradale (per esempio, alta e luminosa), la totale assenza di controlli e dissuasori elettronici e video per prevenire e contrastare la violazione delle regole (basti pensare al cambio di corsia, una delle cause più frequenti dei tamponamenti nella tratta).

Altro intervento che potrebbe rilevarsi risolutore del problema del traffico nella zona, previsto da una relazione che Anas ha presentato al Comune di Perugia nel 2018 (dichiarandola già finanziato), è il potenziamento della trattatramite una migliore canalizzazione e la realizzazione, dove possibile, del suo allargamento con una terza corsia.

riunione

Dopo la presentazione a video con slide e rendering di facile comprensione, a differenza di quelle più tecniche e di più difficile comprensione presenti nell’avviso di Anas, corredate ognuna da precisi riferimenti a documenti ufficiali degli enti interessati, si è passati ad una aperta discussione fra i presenti, con interventi liberi e domande precise ai tecnici presenti all’incontro.

Dal confronto è emerso in primo luogo lo stupore dei presenti non solo per le gravissime e così impattanti conseguenze che l’opera avrà non solo a livello ambientale sui luoghi naturalistici protetti e a livello economico e sociale sui territori dove queste comunità vivono e lavorano, ma anche per l’enorme impatto che la costruzione almeno decennale dell’opera avrà, su tutta la popolazione di Perugia e di fuori del capoluogo, che in città accede per lavoro, svago e turismo.

Basti solo pensare ai due mega–cantieri di Collestrada che dovranno movimentare una mole impressionante di mezzi e di terra (da togliere e riportare),per la costruzione della galleria artificiale della zona. Cantieri che si inseriscono in un contesto – quello dello svincolo attuale di Collestrada e delcentro commerciale dell’Ipercoop – già molto critico, e che subirà – questo appare da una semplice quanto evidente constatazione aerea delle aree interessate all’esproprio e ai cantieri nella zona -un totale consumo di suolo e una potenzialesaturazione della circolazione per tutta la durata di costruzione dell’opera.

Altro elemento emerso durante l’incontro è la scarsa informazione e trasparenza che gli enti proponenti e delegati alla realizzazione dell’opera, stanno continuando a dimostrare nei confronti dei cittadini, anche di quelli direttamente interessati all’opera perché sotto-esproprio, e che si sostanzia in primo luogo in una lesione del loro diritto di difesa.

Un altro punto messo sul tavolo dai partecipanti all’incontro è stato quello della comunicazione. Diventa ormai fondamentale, con il progetto definitivo in essere, informare con ancora più forza tutti i perugini e gli umbri, di questa lotta per la difesa dei reali interessi della città e della regione dell’Umbria, interessi che sono quelli del benessere della collettività di tutti, e non di quellispeculativi di pochi (e dei loro rappresentanti).

Questa è una lotta del paese REALE contro lo spreco di denaro pubblico (opera inutile!) e contro la devastazione dell’ambiente e dei territori in piena epoca di transizione ecologica (opera deleteria!) che una politica IRREALE (basti leggereil recente intervento sul proprio profilo facebook dell’assessore Melasecche in merito ai recenti incidenti sul raccordo che nulla hanno a che fare con il progetto del Nodino), rischia di far pesare su tuttii cittadini di Perugia e dell’Umbria e sui loro figli e nipoti.

Per concludere i partecipanti all’incontro si sono dati appuntamento nei prossimi giorni, per una grande assemblea pubblica per favorire l’incontro di tutti i cittadini dei vari territori interessati all’opera e per informare in merito tutta la cittadinanza perugina e umbra su quanto sta purtroppo accadendo, in molti casi a loro completa insaputa.

4 Commenti

  1. Si al Nodo/Nodino e alle grandi Opere in generale. Basta con tutti questi comitati del No che bloccano l’Italia.

  2. Non sono contrario per principio alle ‘opere’. Sono contrario alla fretta, alla superficialità, all’incoscemza, alla coesa ad accaparrarsi commesse (e soldi dall’Europa o chissacchi) ad ogni costo, sono contrario all’aumento del consumo di suolo oltre che di aria acqua e ambiente! Gli alberi così come TUTTI gli animali sono nostri coinquilini, e hanno tutto il diritto ad esser rispettati.

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