Fronte del dissenso, Assisi, in pace con tutti, in guerra con nessuno

Nei tanti striscioni presenti ce n'era anche uno con l'immagine di Sandro Pertini

Fronte del dissenso, Assisi, in pace con tutti, in guerra con nessuno

Fronte del dissenso, Assisi, in pace con tutti, in guerra con nessuno

In pace con tutti, in guerra con nessuno! E’ stato questo il motivo della protesta di domenica pomeriggio, in piazza del Comune ad Assisi, organizzata dal Fronte del Dissenso. Basta armi all’Ucraina! Basta sanzioni alla Russia! Questo era scritto in un grande striscione appeso tra le colonne “della Minerva”.

E poi ancora “Fuori l’Italia dalla Guerra! Fuori l’Italia dallo Nato”. Diversi gli interventi. Tra i tanti anche quello dell’instancabile Moreno Pasquinelli che da anni protesta e in riferimento alla guerra ha detto che “non si è mai vista una cosa di questo genere. L’Unione Europea invece di ergersi a protagonista di un negoziato, per una politica di dialogo e di pace, condanna la Russia come Stato terrorista. Neanche Biden e gli americani lo hanno fatto. Europa – aggiunge – è diventata un distaccamento della Nato e una dependance degli Stati Uniti”. 

“Si rischia la terza guerra mondiale – ha detto Daniela Di Marco del Fronte del Dissenso durante il suo interventoperché gli USA vogliono fare entrare l’Ucraina nella Nato e piazzare missili nucleari a zero chilometri dalla Russia. Ecco, siamo qui per una pace vera. L’Ucraina deve essere neutrale. Assisi è la città natale di San Francesco, è una città simbolo di pace, di fratellanza fra i popoli. Sulle orme di Aldo Capitini proprio ad Assisi, perché vogliamo dire insieme che l’Italia deve cessare l’invio di armi all’Ucraina.

Daniela Di Marco

 

Le risorse vanno utilizzate per la giustizia sociale, per aiutare i cittadini che soffrono e le imprese italiane che rischiano di chiudere, di fallire per la guerra voluta dai nostri governi. Chiediamo la neutralità dell’Ucraina e un armistizio immediato tra i belligeranti, chiediamo, anzi no pretendiamo, che l’Italia esca dalla Nato, un’organizzazione che oggi non ha più motivo di essere e, quindi, diventare insieme alla chiesa di Roma protagonista di una vera politica di pace e amicizia tra i popoli. Basta alla russofobia. Siamo qui per dire Pace, una sola parola si eleva da questa piazza e che rimbomberà e si eleverà per il pianeta intero”.

Nei tanti striscioni presenti ce n’era anche uno con l’immagine di Sandro Pertini: “Volete annientare lo spirito degli italiani, ma avete sbagliato popolo. Vinceremo”.

 

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