FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA

GiovanniPaoloII3beatote(UJ.com3.0) PERUGIA – La Domenica in Albis, in uso tradizionalmente nella Chiesa cattolica corrisponde alla prima domenica dopo Pasqua, che si traduce letteralmente con «domenica in cui le bianche vesti vengono deposte». Ai primi tempi della Chiesa il battesimo era amministrato durante la notte di Pasqua, ed i battezzandi indossavano una tunica bianca che portavano durante tutta la settimana successiva, fino alla prima domenica dopo Pasqua. Secondo il calendario della Chiesa Luterana, questa domenica si chiama la Domenica dei Quasimodogeniti, così chiamata perché riprende il nome dall’antifona iniziale del servizio religioso. Nella Chiesa Ortodossa, invece, viene chiamata Domenica di San Tommaso, perché viene letto il Vangelo in cui si parla dell’incredulità di San Tommaso (cfr. Giovanni 20, 26-29).

 

Il culto alla Divina Misericordia, istituita nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II, che corrisponde alla prima domenica dopo la Pasqua, è legato a Santa Faustina Kowalska, la mistica polacca proclamata Santa nel corso dell’Anno Santo del 2000, di cui Giovanni Paolo II è stato un fervente devoto, così come testimonia la sua seconda Enciclica Dives in Misericordia, scritta nel 1980. In una rivelazione privata, Gesù disse a Santa Faustina Kowalska: «Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia inconcepibile Misericordia. Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L’anima che si accosta alla Confessione ed all’Eucaristia, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene». Nell’ottobre 1937 a Cracovia, in circostanze non meglio specificate da Suor Faustina, Gesù ha raccomandato di onorare l’Ora della propria morte, che lui stesso ha chiamato «un’Ora di grande misericordia per il mondo intero» (Q.IV pag.440).

 

«In quell’Ora cerca di fare la Via Crucis, se i tuoi impegni lo permettono e se non puoi fare la Via Crucis entra almeno per un momento in cappella ed onora il mio Cuore che nel SS.mo Sacramento è pieno di Misericordia. E se non puoi andare in cappella, raccogliti in preghiera almeno per un breve momento là dove ti trovi» (QV, pag.517). Gesù ha fatto notare tre condizioni necessarie perché le preghiere in quell’Ora siano esaudite: la preghiera deve essere diretta a Gesù; dovrebbe aver luogo alle tre del pomeriggio; deve riferirsi ai meriti della Sua dolorosa Passione. In cosa consiste la pratica della Coroncina della Misericordia? Così ci racconta suor Faustina: “Una sera mentre ero nella mia cella, vidi un Angelo che era l’esecutore dell’ira di Dio Le parole con le quali ho supplicato Dio sono le seguenti :«Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo, per i peccati nostri e del mondo intero; per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi ».

 

La mattina del giorno dopo, entrando in cappella, udii interiormente queste parole: «Ogni volta che entri nella cappella recita subito la preghiera che ti ho insegnato ieri». Appena recitai quella preghiera, udii nell’anima queste parole: «Questa preghiera serve a placare la Mia ira. La reciterai per nove giorni con la comune corona del rosario nel modo seguente: prima reciterai il Padre Nostro, l’Ave Maria ed il Credo; poi sui grani del Padre Nostro, dirai le parole seguenti: Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero. Sui grani dell’Ave Maria reciterai le parole seguenti: Per la Sua dolorosa Passione abbi misericordia di noi e del mondo intero. Infine reciterai tre volte queste parole: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà di noi e del mondo intero»(474, 475, 476). Gesù affida a questa religiosa semplice, una grande missione: diffondere il Messaggio della Divina Misericordia rivolto al mondo intero con queste parole:«Oggi mando te – le dice Gesù – a tutta l’umanità con la Mia Misericordia. Non voglio punire l’umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio cuore Misericordioso» (Diario 1588). La missione di Santa Faustina consiste nel ricordare una verità di fede: l’Amore Misericordioso di Dio per l’uomo. A proposito dell’immagine di Gesù Misericordioso, i due raggi rappresentano il Sangue e l’Acqua che scaturiscono dal petto di Gesù. Così ha scritto suor Faustina: “Mentre pregavo udii interiormente queste parole: «I due raggi rappresentano il Sangue e l’Acqua. Il raggio pallido rappresenta l’Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. L’umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia» (299-300).

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