Terni, i reperti di largo Cairoli non dovranno essere rinterrati. Il consiglio comunale approva l’atto di indirizzo del consigliere Michele Rossi
di Daniele Baldinelli
Terni – È stato depositato in mattinata dal consigliere Michele Rossi l’atto sulla “sistemazione spazio di largo Cairoli alla luce dei ritrovamenti archeologici”.
“Sono riuscito a farlo inserire all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del pomeriggio di lunedì per essere immediatamente discusso – dichiara Rossi – l’atto è stato votato favorevolmente all’unanimità.
Ringrazio i colleghi per aver accolto le mie sensibilità”.
Di seguito, l’indirizzo di cui dovranno tenere conto i progettisti impegnati nel disegnare la nuova sistemazione dell’area:
“I ritrovamenti, anche quelli che hanno un valore documentale tipo le fondamenta ad arco del convento, meritano di non essere rinterrate ma rimanere visibili a testimonianza della storia del luogo.
Occorre perseguire l’obiettivo della massima fruibilità delle evidenze storiche riemerse quali elementi testimoniali delle precedenti presenze edificatorie.
Queste meritano di essere valorizzate lasciandole quanto più possibile alla vista, sfruttando i necessari salti di quota per dare una maggiore suggestione alla sistemazione a verde dell’area.
Occorre ottenere una sistemazione architettonica che renda memoria dell’antico complesso conventuale, con il sedime della chiesa di San Giuseppe, i resti delle abitazioni medievali, le tracce delle mura romane, in un suggestivo percorso nella storia secolare della nostra città.
Si tratta di indicazioni che auspichiamo vengano raccolte nella progettazione da parte degli Uffici Tecnici che sapranno trovare una adeguata soluzione tecnica per rendere di alta qualità e esteticamente pregevole quello che a ragione si può ritenere uno degli interventi più significativi di riqualificazione, degli ultimi 20 anni, nel centro storico”.
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