Sanità, De Luca (m5s): gara massimo ribasso usl umbria 2 umilia lavoratori

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Sanità, De Luca (m5s): gara massimo ribasso usl umbria 2 umilia lavoratori

Secondo capogruppo pentastellato creerà anche problemi ai titolari del diritto di assistenza

“Una gara al massimo ribasso che spalanca le porte a chi pagherà di meno il personale”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca.

“Da una parte – spiega De Luca – è un’umiliazione per oltre 1200 lavoratori del settore socio-sanitario e le loro professionalità, dall’altra si mette a nudo come il tanto auspicato cambio di paradigma nella gestione dei servizi, richiesto dai titolari dei diritti, è stato solo uno specchietto per le allodole utile a sedare ogni voce critica. Il bando della Usl Umbria 2 per l’affidamento dei servizi di assistenza residenziale, semi residenziali e domiciliare a Terni, Spoleto e Foligno prevede di fatto l’azzeramento del valore dell’offerta tecnica”.
Thomas De Luca, Capogruppo M5S Consiglio Regionale
Thomas De Luca

“L’affidamento – prosegue De Luca – sarà in favore di chi offrirà un importo economico più basso con il rischio concreto di compromettere i livelli assistenziali forniti dagli operatori e le professionalità che vi operano da molti anni. Questa è l’Umbria delle destre. Una destra che dilapida le competenze ed i valori delle imprese sane e allo stesso tempo mortifica il percorso avviato con associazioni che tutelano i diritti delle persone fragili. Senza nessun coinvolgimento delle persone con disabilità e delle famiglie in quanto titolari di diritti, la Usl Umbria 2 si appresta ad affidare questi servizi senza aver fissato requisiti di qualità. Semplicemente il bando lo vincerà chi pagherà di meno i lavoratori. Il confronto richiesto dai titolari dei diritti è stato solo un pretesto zittire le critiche”.

“Tutto questo – continua De Luca – dopo che le restrizioni determinate dalla pandemia hanno costretto per mesi, sia chi lavora sia chi usufruisce dei servizi, a uno sforzo enorme. Se tra mille lacune organizzative e tante avversità il settore ha retto, è solo grazie alla capacità di dare risposte che va oltre il perimetro delle proprie competenze lavorative e i protocolli. Una capacità che si basa sull’empatia e sui rapporti umani. Oggi abbiamo l’ennesima prova che quando il centrodestra usa parole come accreditamento di progetto, percorso individualizzato e budget di progetto, non ha la minima idea di cosa stia parlando. Un passo indietro preoccupante in materia di diritti dei lavoratori e dei beneficiari dei servizi. In questi mesi abbiamo ascoltato decine di interventi e rassicurazioni verso le associazioni delle persone con disabilità e verso i lavoratori del terzo settore. Oggi – conclude – abbiamo la prova che la destra usava una terminologia impropriamente e senza consapevolezza, con lo scopo di portarci in ben altra direzione”.

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