
da Emanuela Mori
Parco Chico Mendez, una pubblica illuminazione inadeguata amplifica il disagio. Il Parco Chico Mendez, come risaputo, è un parco cittadino, pensato per assicurare uno spazio ricreativo a contatto con la natura per coloro che abitano, lavorano o sostano in uno dei quartieri della c.d. città densa.
Il portale Ambiente della Città di Perugia descrive il verde pubblico come imprescindibile strumento che assolve “a numerose funzioni di importanza primaria per molti aspetti della vita quotidiana” e il parco Chico Mendez risponderebbe in pieno a questi canoni se non fosse per il vergognoso stato di manutenzione in cui versa sia dal punto di vista della cura del verde e delle strutture (panchine, cestini per i rifiuti, staccionate, fontanelle per l’acqua potabile, etc.), sia dal punto di vista delle opere in corso di realizzazione (piazzole per attività fisica, seconda area cani, etc.).
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“A questo – sottolinea Emanuela Mori – si devono aggiungere i recenti fatti di cronaca, oggetto di una mia recentissima interrogazione, che hanno coinvolto il parco per delittuose attività come lo spaccio ed il consumo di stupefacenti, anche in pieno giorno. E non è finita qui: oltre 30 su circa 70 lampioni della pubblica illuminazione risultano spenti acuendo di non poco il disagio e la percezione di grande insicurezza per i pochi, temerari utenti, che non vogliono abbandonare il parco. Una mancanza simile non può essere sfuggita!”
“Ben venga il numero verde (800616855) del “Servizio guasti” della pubblica illuminazione predisposto dal Comune di Perugia, anche se gli operatori del call center, non rispondendo da Perugia, ma città di altre regioni, quali Ancona ad esempio, non conoscono per nulla le zone del nostro Comune e palesano estrema difficoltà a localizzare la sede dell’intervento richiesto.”
Precisa infine il consigliere Emanuela Mori: “Oltre all’auspicio di un intervento istantaneo per il ripristino di un’illuminazione adeguata al parco Chico Mendez e ovunque ce ne sia necessità, pro futuro ci si aspetta che l’Amministrazione metta a regime un monitoraggio costante di tutte le esigenze da soddisfare per far sì che i parchi siano davvero punto di svago, di ritrovo, di socializzazione al servizio dei quartieri e dei loro utenti”.
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