Lega Umbria, Catiuscia Marini e il PD vadano subito a casa

Se non sono in grado di governare si facciano da parte

Lega Umbria, Catiuscia Marini e il PD vadano subito a casa

Lega Umbria, Catiuscia Marini e il PD vadano subito a casa

PERUGIA – «Permettetemi prima di tutto un ringraziamento ai tanti che hanno lavorato per questo successo elettorale, non è frutto del lavoro di un singolo, ma è frutto di una grande squadra e di un grande popolo che ci ha creduto». E’ quanto ha detto il Senatore Stefano Candiani, durante la conferenza stampa, organizzata da Lega Umbria, sul risultato elettorale.

Il senatore Candiani ringrazia tutti: «Ci sono stati sostenitori, gente appassionata che nulla ha chiesto se non di avere un cambio. C’è stato anche chi si è messo direttamente a disposizione perché le liste sono state composte anche con chi ha partecipato non risultando alla fine eletto, ma senza quella partecipazione fondamentale non ci sarebbe stata nessuna vittoria del gruppo, quindi ringrazio tutti i candidati che si sono resi disponibili».

Ringrazia anche l’avvocato Aiello: «Ringrazio chi con fatica ha collaborato a coordinare, l’avvocato Aiello che qua a coordinare tutta questa macchina che veramente oggi è in moto ed è formidabile nella sua capacità di rappresentazione politica»».

«E’ lavoro – ha detto Candiani – fatto negli anni in consiglio regionale, sul territorio, dalle sezioni, dai singoli che ci hanno rappresentato in consiglio comunale, in opposizione, in maggioranza, insomma a ciascuno dei militanti e sostenitori che ha fatto la propria parte per costruire questo successo.

Matteo Salvini ha dato una spinta fondamentale: «Noi oggi abbiamo un’opportunità unica, quello di riprendere a fare politica con buon senso, una cosa talmente semplice, banale da essere rivoluzionaria. Su questa base – ha spiegato il senatore – il consenso è arrivato, su delle proposte molto chiare, sul lavoro, sulla sicurezza, sull’economia, sull’agricoltura, su tutti gli ambiti, compreso quello fiscale, sul quale abbiamo fatto delle proposte. Abbiamo raccolto un ampio consenso intorno al nostro programma».

Vadano a casa: «A noi adesso spetta un altro compito, quello di completare quella che definì un mese fa la prima pagina della rivoluzione, che deve portare l’Umbria a cambiare, da qui alle elezioni regionali del 2020. Lo abbiamo visto nel percorso che ci ha caratterizzato in questi anni. Ogni volta che la Lega si è presentata ha riscosso consenso in base a una proposta che è semplicemente di cambiamento. E’ evidente che occorre discontinuità, gli errori che ha fatto il PD nella gestione della Regione sono sotto gli occhi di tutti. Adesso si devono dimettere o andare a casa. Non chiediamo neanche questo, ma abbiamo pietà, abbiano loro pietà dei cittadini umbri. Facciano almeno quel minimo indispensabile che non siano danni, concludono velocemente la consigliatura e se non sono in grado di governare si facciano da parte. Noi siamo pronti ad andare governo, siamo pronti andare al governo Nazionale, siamo pronti andare al governo delle città dell’Umbria che andranno alle lezioni nelle prossime settimane, siamo pronti ad andare al governo dell’Umbria».

E’ infine conclude dicendo: «E’una grande soddisfazione che corrisponde anche una crescita come struttura da parte della Lega. Tutta l’Italia è tutto il Centro Italia ha avuto un risultato di Lega straordinario in Umbria un po’ più. Questo è frutto del lavoro fatto dai tanti sostenitori e militanti sul territorio e a questi va riconosciuto veramente un grande merito, dalle piccole singole iniziative nel comune più sperduto di campagna, con gli agricoltori, fino arrivare alle iniziative più importanti nel capoluogo. Nei prossimi giorni andremo anche a costruire una struttura ancora più organizzata sul territorio che ci consenta di dare rappresentanza a Umbertide e andare al voto con una Lega che sia determinata a prendere il comune. A Terni con una Lega che sia determinata ad avere la responsabilità di esprimere sindaco e degli altri comuni. In ciascuna di queste realtà vogliamo dare quella svolta che è fondamentale per garantire agli umbri di ritornare centrali sulle scelte della politica».

Senatore Luca Briziarelli: «Con la Lega l’Umbria torna a sperare e a poter pensare a un futuro diverso. Con la Lega al governo si può costruire un futuro migliore per tutti, questa è la differenza. Noi abbiamo costituito una comunità e siamo una comunità come Lega in Umbria che ha lavorato sempre fianco a fianco. La Marini ha un po’ di tempo per uscire dal palazzo prima che gli caschi sulla testa e prima che la Lega riesca, insieme a tutti gli umbri, a costruire un progetto nuovo e che sia utile al futuro di tutta la comunità e non a un partito piuttosto che un altro. Altrimenti tutto il lavoro che ha fatto per quattro anni Stefano Candiani sarebbe stato inutile. Un nuovo corso e non un nuovo sistema di potere, questo noi promettiamo agli umbri».

Deputato Virgino Caparvi: «Qui non è più una gara di numeri, ormai le elezioni sono passate, ora la sfida ce la giochiamo sui fatti concreti. In questo momento noi crediamo che gli umbri non abbiano assolutamente una colpa, abbiano avuto il merito di aver aperto una finestra sull’Umbria per cambiare un po’ l’aria. Se noi saremo bravi nel 2020 apriremo anche la porta di questa regione e li accompagneremo gentilmente all’uscita perché una sana alternanza può solo che far bene a questa regione. Dobbiamo rappresentare degnamente l’Italia e l’Umbria».

Deputato Riccardo Augusto Marchetti: «Abbiamo praticamente disintegrato e fatto litigare la sinistra in ogni modo. Ora l’obiettivo è quello di prendere i comuni prendendosi per esempio Umbertide, un comune che è sempre stato completamente schiacciato da una sinistra cattiva. Dare un sindaco della Lega che affronti i problemi andando oltre il concetto di destra e sinistra che noi abbiamo già superato e anche molto prima dei 5 Stelle. Oltre ai comuni vogliamo portare in Parlamento quelle istanze che ci stanno a cuore. nel mio caso infrastrutture, trasporti perché L’Altotevere è completamente tagliato fuori, manca un treno, mancano le strade, ricostruzione post-terremoto. Hanno dato 200 euro a ogni nucleo familiare che non aveva più un’abitazione per un massimo di 3 persone, quindi in una famiglia di 5 persone, 600 euro. Un immigrato clandestino ne prende 1.150. Ditemi se questo è un paese che non ha delle storture da rimettere a dritto. Quindi l’obiettivo è chiaro, quello di ridare dignità a questa terra, a questa nostra generazione, soprattutto, e a questo nostro popolo. Questo è soltanto il primo tempo di una battaglia che ci dovrà vedere i protagonisti nei prossimi anni».

Senatrice Donatella Tesei: «Abbiamo una grande responsabilità da portare avanti, lo faremo tutti insieme, lo faremo anche secondo le nostre competenze, le nostre esperienze maturate nella nostra vita di tutti i giorni, quella professionale e istituzionale per far uscire l’Umbria da questa situazione in cui si trova. Quello del lavoro, quello dell’occupazione, quello delle infrastrutture, c’è tutta la problematica che attiene alla gestione del terremoto che ha devastato l’intera regione. Non solo le zone del cratere, anche lì bisogna immediatamente intervenire perché si elimini quella burocrazia è quel modus operandi che ha dimostrato che quella parte dell’Umbria, tutta la Valnerina, è ancora lì come lo era in pratica subito dopo gli eventi sismici più importanti. Noi dobbiamo finalmente dare una metodologia di lavoro che risponda a ragioni di celerità per la ricostruzione perché di ricostruzione ancora non c’è nulla».

Senatore Simone Pillon: «Il vero valore del nostro Paese è la famiglia. Un grande grazie per il lavoro che è stato fatto da chi lo ha portato avanti. La Lega anche in Umbria ha ottenuto dei risultati straordinari. Un grande grazie a ciascuno di voi e alle vostre famiglie, perché sono sicuro che il voto che è arrivato alla Lega non è arrivato certamente dalla TV, dai media o da internet, ma è passato dal passaparola. La mamma che parlava con la figlia, la cugina che chiamava la zia. Questo è quella rete familiare che ha fatto vincere la Lega Umbria»

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