Giunta Tesei, scendono le quotazioni Michele Fioroni, ma non del tutto
La neo presiedente eletta, Donatella Tesei, dovrà fare i conti non solo con il suo partito, ma anche con tutti gli altri che le hanno permesso di ottenere il 57,55 per cento. Tesei vorrebbe due assessori della Lega, uno di Fratelli d’Italia, uno di Forza Italia e uno di Tesei Presidente. Ma il segretario regionale Virginio Caparvi, nell’esecutivo, punta con forza a tre assessori del Carroccio visto che è stato il partito più votato.
I nomi che circolano e che la Tesei vorrebbe al suo fianco sono: Luca Coletto (Lega, Sanità), Daniele Carissimi (Lega, Ambiente), Paola Agabiti (Tesei Presidente, Agricoltura), Michele Fioroni (FdI, Economia e lavoro), Roberto Morroni (FI, Cultura). Un assessore per ognuna delle liste della coalizione.
Se si dovesse fare, come chiede il segretario regionale, servirà un nome in più per il Carroccio. I nomi più gettonati restano quelli di Enrico Melasecche oppure di Paola Fioroni (Lega, Sociale). Uno dei candidati delle altre liste potrebbe saltare, ma chi? Fratelli d’Italia, no perché è il secondo partito. Ma qui c’è la questione di Michele Fioroni. Non essendo candidato, le sue quotazioni come assessore esterno calano. I rumors raccontano che la leader di Fdi, Giorgia Meloni, abbia fatto sapere di non essere intenzionata a difendere a tutti i costi un “tecnico-politico” non iscritto al partito.
I patti di coalizione prevedevano Marco Squarta (il più votato) alla presidenza del consiglio o alla vicepresidenza dell’esecutivo. Eleonora Pace, la seconda, potrebbe andare all’esecutivo. Ma potrebbe anche essere ripescata la prima dei non eletti e cioè Michela Sciurpa. L’ingresso di una donna risolverebbe a Tesei la questione della quota rosa. Forza Italia insiste con Laura Pernazza assessore e Roberto Morroni vice presidente dell’Aula.
Ritornando a Michele Fioroni. Se l’assessore della giunta Romizi non dovesse rientrare nell’esecutivo potrebbe andare a ricoprire un ruolo nelle partecipate regionali. Il suo nome nei prossimi mesi, potrebbe rientrare in gioco con una delle partecipate, da Gepafin alla Sase, da Umbria Jazz all’Arpa. A questo punto andrà verificato il rischio d’incompatibilità determinato proprio dalla sua presenza nella giunta di Palazzo dei Priori.
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