Inaugurato il nuovo impianto di sicurezza presso la sede del tribunale civile di Perugia
Cerimonia ufficiale di inaugurazione, questa mattina, del nuovo impianto di sicurezza presso la sede del Tribunale civile di Perugia, sita all’interno del palazzo delle Poste in piazza Matteotti 1. Presenti all’incontro, tra gli altri, il sindaco Andrea Romizi, il presidente della Corte d’Appello Mario Vincenzo d’Aprile, il Procuratore generale Fausto Cardella, il presidente del Tribunale Mariella Roberti, il Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia, il presidente dell’ordine degli Avvocati di Perugia Stefano Tentori Montalto.
Questa iniziativa trae la sua origine da una specifica richiesta formulata nell’anno 2016 dalla Procura Generale, volta a garantire l’innalzamento del livello di sicurezza del personale amministrativo e togato del Tribunale civile, antecedente all’aggressione di due giudici avvenuta nel settembre del 2017.
Durante il sopralluogo dell’ottobre 2016, furono analizzate alcune proposte che prevedevano la collocazione di metal detector in corrispondenza dell’ingresso del Tribunale. In particolare, per consentire anche la protezione degli uffici del piano terra, fu valutata la fattibilità di riaprire un varco di passaggio tra il corridoio prospiciente l’ufficio postale e la scala di ingresso, chiusa nel tempo da fondello in mattoni forati su ambo i lati della muratura portante.
La riapertura di tale varco consentiva di collocare le apparecchiature di controllo in ingresso (metal detector e tunnel controllo bagagli) nella parte terminale del corridoio antistante l’ufficio postale in modo da raggiungere direttamente il vano scala principale; un ulteriore metal detector, con funzione di ingresso/uscita per gli addetti del Tribunale poteva essere collocato in corrispondenza di una delle 3 porte di accesso/uscita alla scala principale. Tale soluzione consentiva di lasciare in esercizio due delle tre porte con funzione di uscite di sicurezza in caso di emergenza.
Ritenuta valida la soluzione proposta, si è provveduto all’esecuzione dei lavori relativi che hanno consentito il posizionamento di:
– una bussola metal detector bidirezionale collocata in corrispondenza della prima porta (lato destro) della scala principale da utilizzare quale ingresso/uscita degli addetti del Tribunale (personale, avvocati, magistrati).
-due uscite di sicurezza in corrispondenza della porta centrale e della porta di sinistra del vano scala;
-due metal detector bidirezionali per l’ingresso e l’uscita dell’utenza/pubblico oltre al tunnel per il controllo dei bagagli collocati nella parte terminale del corridoio prospiciente l’ufficio postale. Tale soluzione consente, tra l’altro, anche di avere una doppia capacità in ingresso al momento di apertura degli uffici così da mitigare possibili file derivanti dai tempi di transito.
Per consentire adeguate condizioni microclimatiche e di illuminazione per la postazione di lavoro collocata in prossimità dei metal detector e del controllo bagagli, sono state altresì eseguite ulteriori opere impiantistiche e l’installazione di infissi a chiusura degli spazi in corrispondenza degli apparati di controllo
Oltre all’iniziale valutazione tecnica dell’intervento e dal successivo supporto al responsabile del procedimento degli uffici giudiziari, l’intervento dell’Amministrazione ha riguardato anche l’esecuzione delle opere murarie, svolte dal cantiere comunale, necessarie alla riapertura del vano di collegamento con la scala principale e la successiva installazione di un portone blindato di sicurezza.
Aprendo l’incontro di questa mattina il procuratore generale Fausto Cardella ha sottolineato che il senso della cerimonia vuole essere di ringraziare tutti coloro che, con il loro intervento, hanno reso possibile l’iniziativa, finalizzata a dotare gli uffici di sistemi di controllo in grado di aumentare il livello di sicurezza degli addetti ai lavori. Un’istanza presentata dalla Procura già nel 2016, ma che ha richiesto del tempo tecnico per realizzarsi soprattutto alla luce dei vincoli architettonici cui è sottoposto lo storico palazzo delle poste. Nelle more del completamento dell’intervento, in ogni caso, la sicurezza dello stabile è stata comunque garantita dall’attività di controllo e dalla presenza dell’esercito italiano.
I ringraziamenti del procuratore, dunque, oltre che ai militari, sono stati rivolti all’ordine degli avvocati, alla soprintendenza, alle poste, agli uffici giudiziari (magistrati e personale) nonché al sindaco il cui apporto – ha detto – è stato ben superiore rispetto a quello proprio dei suoi compiti istituzionali.
La presidente del Tribunale Mariella Roberti ha parlato di un grande passo in avanti per gli operatori del settore costretti a lavorare, da un po’ di anni a questa parte, in un settore che ha risentito in maniera significativa delle conflittualità che si sono intensificate in seno alla società civile. Per questo si è reso necessario proteggere l’attività di chi opera nell’ambito degli uffici giudiziari.
La presidente ha espresso soddisfazione per il fatto che il progetto sia divenuto possibile grazie ad una fattiva collaborazione tra tutte le componenti istituzionali interessate che, si auspica, possa crescere ancora.
Il presidente della Corte d’Appello Mario d’Aprile ha inteso segnalare, dal canto suo, un problema che riguarda da tempo tutti gli uffici giudiziari, ossia quello dell’inadeguatezza e dell’eccessivo “spezzettamento” delle sedi. L’auspicio che ha rivolto, dunque, è che nel più breve tempo possibile possa realizzarsi il progetto di creare una sede unica (cittadella giudiziaria) ove ospitare tutte le funzioni giudiziarie. Per questo motivo l’inaugurazione di oggi deve essere considerata solo un momento di passaggio verso un obiettivo più ampio; in questo contesto d’Aprile ha manifestato qualche preoccupazione per l’eccessivo protrarsi dei tempi circa il progetto di riqualificazione dell’ex carcere di piazza Partigiani.
In avvio di intervento il sindaco Andrea Romizi ha voluto, preliminarmente, ringraziare la Procura generale per aver “tirato le fila” di una progettualità che, nei fatti, non si è rivelata tanto semplice come si sarebbe potuto immaginare per diverse ordini di ragioni. Nel contempo il sindaco ha inteso ringraziare gli uffici tecnici comunali per l’impegno assiduo profuso in questa partita dall’inizio alla fine, nonché esercito e forze dell’ordine per l’attività compiuta per garantire la sicurezza dell’area nelle more della realizzazione delle opere.
Romizi ha confermato che l’Amministrazione comunale è particolarmente vicina idealmente a magistrati, personale amministrativo ed avvocati per la complessa opera che giornalmente svolgono nel settore giudiziario; nel contempo ha espresso ulteriore solidarietà ai due magistrati frutto di una vile aggressione nel 2017.
Il sindaco ha concordato col presidente della Corte d’Appello sulla circostanza che l’opera inaugurata oggi rappresenti solo un momento di passaggio in direzione di un progetto ben più ampio, quello della cittadella giudiziaria. Anche Romizi non ha nascosto le proprie preoccupazioni per i tempi di realizzazione di questa iniziativa da lui fortemente voluta e patrocinata, ma si è detto comunque convinto che quello sia il traguardo verso cui puntare. Un traguardo possibile purché si proceda in accordo tra tutte le Istituzioni interessate, con grande perseveranza ed impegno.
Il sindaco ha riferito di aver già ri-avviato, dopo l’inizio del suo secondo mandato, i contatti istituzionali per il progetto della cittadella. Il prefetto Claudio Sgaraglia, nel condividere i ringraziamenti rivolti dal sindaco a tutte le componenti istituzionali e militari coinvolte, ha confermato che l’aumento della sicurezza rappresenta un traguardo importante perché consente a chi opera nel settore della giustizia di farlo con maggiore tranquillità.
Chiudendo il lotto degli interventi il presidente dell’ordine degli avvocati di Perugia Stefano Tentori Montalto ha riconfermato la solidarietà dell’ordine verso i magistrati vittima dell’aggressione del 2017, frutto di una tensione sociale che troppo spesso sfocia in fatti violenti. Per il resto il presidente ha intesto ringraziare tutta la categoria degli avvocati per la collaborazione prestata negli anni e per aver sopportato qualche disagio “tecnico” manifestatosi nel tempo proprio in relazione alla questione-sicurezza, ossia al controllo elettronico degli accessi agli uffici giudiziari.
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