
Gestione rifiuti Uiltrasporti denuncia rischi di destrutturazione e subappalti
Gestione rifiuti Uiltrasporti denuncia rischi di destrutturazione e subappalti
- Alcuni servizi svolti da personale di aziende diverse da Gesenu e con Ccnl di altri settori” gestione rifiuti Perugia, Uiltrasporti denuncia rischi di destrutturazione e subappalti “Gesenu, Gest e Comune facciano chiarezza a tutela di cittadini e livelli occupazionali”
Perugia, 21 gen. – “Da un po’ di tempo, alcuni servizi che nel comune di Perugia venivano da sempre svolti direttamente da Gesenu Spa, come il trasporto dei rifiuti, una parte della raccolta dei rifiuti ospedalieri, il lavaggio dei cassonetti e la consegna e sostituzione di cassonetti e campane stradali, vedono oggi all’opera mezzi con loghi diversi da quello di Gesenu.
- Alla guida di quei mezzi, infatti, non vi è più il personale dipendente di Gesenu, ma quello di altre aziende con tutele contrattuali diverse.
A questi lavoratori, pur lavorando nell’ambito della Gestione rifiuti, non viene riconosciuto il Ccnl del settore Ambiente ma quello del Trasporto merci. Noi definiamo tutto ciò dumping contrattuale”. È quanto denuncia la Uiltrasporti Umbria per bocca del responsabile provinciale di Perugia IA Walter Bonomi e del segretario generale Stefano Cecchetti i quali aggiungono:
“Siamo nettamente contrari – dichiarano Bonomi e Cecchetti – alla destrutturazione del servizio di Raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti nel comune di Perugia. Un’attività gestita da Gesenu per conto di Gest Srl, oggetto di Contratto di servizio derivante da specifica gara effettuata a suo tempo dall’allora Ati2, e attualmente in essere tra Comune di Perugia e Gest.
Contratto che scadrà naturalmente tra circa due anni. Siamo dell’avviso che l’amministrazione perugina, qualora ciò rispondesse al vero, non dovrebbe sottacere rispetto a un possibile impoverimento della società di cui detiene il 45 per cento, e che di fatto è dei cittadini di Perugia.
Né il Comune di Perugia né tantomeno l’Auri possono farsi sentire solamente per aumentare le tariffe ai cittadini, cosa tutta da comprendere, oltretutto, in un contesto di bilancio societario con notevole utile”.
Quindi contenimento dei costi e certezze occupazionali, oltre a maggiori tutele per gli addetti”.
“Chiediamo a tutte le parti interessate – concludono Bonomi e Cecchetti – l’apertura, sin da subito e prima che sia troppo tardi, di un confronto volto a fare massima chiarezza circa la gestione del ciclo dei rifiuti di Perugia, a tutela delle tasche dei cittadini e dei livelli occupazionali di Gesenu Spa”.
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