
Cementifici Gubbio, l’interrogazione a TRG dei Comitati No Css Gubbio
Tre Consiglieri di maggioranza, Riccardo Biancarelli, Mattia Martinelli e Francesco Zaccagni, che si erano espressi contro l’utilizzo del CSS nei cementifici, recentemente hanno rivolto un’ Interrogazione al Sindaco di Gubbio, all’Assessore Competente e p.c. al Presidente del Consiglio Comunale e ai Capigruppo Consiliari.
Fonte Ufficio Stampa
Comitato Gubbio
L’oggetto è: procurato allarme su situazione tumori a Gubbio – ripristino registro tumori. Con chi se la prendono i tre Consiglieri? Con i Comitati ambientalisti che, dopo un eloquente manifesto con tre struzzi, hanno distribuito un volantino regolarmente autorizzato fuori dalle scuole. Nel volantino, indirizzato a genitori e nonni, si dice che è fondamentale salvaguardare la salute dei figli e dei nipoti, che dubbi sulla salubrità dell’ambiente sono stati espressi dalla USL 1 dell’Umbria, la quale ha chiesto una Valutazione d’Impatto Ambientale, prima di bruciare rifiuti nei cementifici BARBETTI e COLACEM.
I due impianti, che mai sono stati sottoposti a VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale), obbligatoria per legge per questo tipo di industrie, definite insalubri di prima classe, invece di collaborare con la Usl, come la cittadinanza si aspettava, hanno chiesto di nuovo di bruciare CSS. Prima di mescolare con la “feccia del petrolio”, denominata pet coke, 100.000 tonnellate di più di 50 tipologie di rifiuti, denominati CSS C, non sarebbe necessario dare una sbirciata alla salubrità del territorio? MEGLIO NON SAPERE, come nel manifesto con i tre struzzi?
Negli stessi giorni dell’interrogazione dei tre Consiglieri (due di tre dipendenti di una delle aziende coinvolte), nella quale interrogazione hanno comunque ammesso che i tumori a stomaco e colon sono “leggermente” sopra la media, è comparsa anche una lettera al Sindaco che riporta genericamente, come firma, “ I lavoratori delle Cementerie e l’indotto di tutte le ditte esterne”. Nella lettera dei lavoratori si parla di notizie allarmistiche che non corrispondono alla realtà dei fatti, di una paura immotivata, di un danno di immagine per Gubbio, di Comitati estremisti che hanno prodotto falsità.
Ricordiamo ancora una volta che BARBETTI e COLACEM, secondo un report dell’Eea (European environment agency) del 2011 erano il primo e il secondo cementificio in Italia per danno ambientale e tra le 622 industrie che hanno creato maggior danno all’ambiente in Europa. Il lavoro si salvaguarda mettendo la salute nel conto, non a spese delle salute. I posti di lavoro, a fronte della crisi generale del cemento, si salvano con l’innovazione e finalmente il rispetto per l’ambiente e la salute. Il danno d’immagine si avrebbe se si trasformasse Gubbio nella capitale dei rifiuti. “Procurato allarme” e “Paura immotivata”. I Comitati per conoscere il reale stato del territorio si sono abbondantemente autotassati e chiesto aiuto alla cittadinanza al fine di effettuare analisi ambientali. CHE COSA CHIEDONO I COMITATI DI CITTADINI DI GUBBIO?
Chiedono quello che chiedono il Dirigente del Dipartimento di prevenzione della USL n.1 dell’Umbria e il Sindaco di Gubbio, primo garante della salute dei suoi concittadini: che i due impianti vengano sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale. Il principio di precauzione impone di conoscere i rischi prima e non dopo.
Dopo il servizio del 21 marzo su TRG: «A Gubbio: Dialogo tra Comune e Cementerie. Lotta alle “Fake News” e collaborazione per conciliare salute e lavoro», secondo i Comitati l’unica strada percorribile è la Valutazione di Impatto Ambientale perché senza di essa non ci possono essere accordi in grado di garantire la tutela della salute. Se c’è la sicurezza che i due cementifici non inquinino si sottopongano alla VIA e saremo tutti felici e contenti. I cittadini VOGLIONO SAPERE!
La nostra “Interrogazione” è rivolta a TRG. Perché ogni volta che ci sono i Comitati di mezzo le notizie non vengono date in modo completo? Ad esempio nel volantino, di cui si parla nell’ampio servizio del 18 marzo, c’è scritto chiaramente che i Comitati chiedono alla cittadinanza di sostenere DUE iniziative: le analisi ambientali e il ricorso al Tar. Perché le analisi sono scomparse ed è rimasto solo il ricorso al TAR?
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