Agea Leonelli: Regione stia dalla parte degli agricoltori senza se e senza ma
“È sempre più chiaro che la vicenda che vede le imprese dei produttori agricoli umbri contrapporsi ad Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) sia ormai una vera e propria vertenza nei confronti di un’Agenzia nazionale che in questi ultimi anni ha mostrato tutte le sue criticità”: lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Giacomo Leonelli.
“Non possiamo semplicemente accontentarci – prosegue Leonelli – del dato ricordato giustamente dall’assessore Cecchini, secondo cui l’Umbria è tra le regioni che sono tra le prime in Italia, essendo seconda dietro al Veneto, tra quelle a statuto ordinario, per capacità di pagamento. Perché se è vero che rispetto al panorama nazionale non sembrano emergere responsabilità specifiche della Regione Umbria, il panorama regionale comunque ci descrive una realtà, soprattutto di piccole e medie attività, ingiusto e non più tollerabile”.
“Un passo avanti – secondo il consigliere del Pd – potrebbe essere rappresentato dalla proposta fatta dal presidente regionale della CIA emersa dal tavolo di concertazione con le associazioni, che auspica l’apertura nel territorio umbro di uno sportello regionale di Agea rivolto alle imprese, per il quale vogliamo tempi certi e non solo rassicurazioni, e sulla cui istituzione dovremo vigilare nei prossimi giorni”.
“Non possiamo quindi non essere, senza se e senza ma, dalla parte del mondo dell’agricoltura nel denunciare un meccanismo perverso per il quale, giungendo i pagamenti dei fondi europei diversi anni dopo la loro assegnazione, vengono favoriti i soggetti dalle spalle larghe che possono aspettare tempi lunghi per vedersi liquidare le loro spettanze, mentre sono fortemente penalizzati i soggetti patrimonialmente più deboli”.
La riforma dei pagamenti Agea era inserita nel programma del Pd
“Avendo il Partito Democratico – conclude Leonelli – inserito anche nel suo programma elettorale la necessità di una profonda e radicale rivisitazione di questo sistema di pagamenti, ritengo che la Regione Umbria non debba limitarsi a svolgere una funzione di ‘cuscinetto’ tra le rivendicazioni dei suoi agricoltori e i ritardi nei pagamenti dell’Agenzia nazionale, ma debba anche chiedere chiarezza sulle eventuali responsabilità, anche con atti conseguenti e mai intrapresi prima d’ora, da valutarsi assieme a operatori e associazioni. Ritardi che tra l’altro finiscono anche, in modo perverso, per scoraggiare le iniziative imprenditoriali tendenti all’innovazione delle aziende stesse e all’assunzione di nuovi lavoratori, arrivando al paradosso che chi meno scommette sul futuro si ritrova privilegiato. Visto che Agea sta mostrando da tempo queste grosse criticità, la Regione valuti azioni forti, per sostenere le giuste ragioni delle imprese umbre contro un sistema di pagamenti che si è palesato come iniquo e perverso”.
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