UDU Perugia e Rete degli Studenti Medi Perugia partecipano alla Marcia

UDU Perugia e Rete degli Studenti Medi Perugia partecipano alla Marcia

Oggi come sindacati studenteschi Sinistra Universitaria – UDU Perugia e Altrascuola- Rete degli Studenti Medi Perugia abbiamo partecipato alla Marcia straordinaria Perugia-Assisi della pace e della fraternità.

“L’Italia ripudia la guerra ma approva le spese militari: è questa la realtà con cui siamo costretti a scontrarci” ha affermato Margherita Esposito, Coordinatrice della Sinistra Universitaria – UDU Perugia, “Anche il nostro paese ha approvato l’aumento delle spese militari fino alla soglia del 2% del PIL, che corrisponde ad un aumento dello 0,5% delle spese per la difesa, ossia circa 13 miliardi di euro l’anno.

È evidente che oggi i governi occidentali abbiano preso una deriva militarista e bellicista: anziché valutare la possibilità di mettere in campo soluzioni diplomatiche strutturali si è scelto di aumentare le spese militari, portando allo stremo il clima di tensione e la cultura della violenza. È inaccettabile che il nostro paese continui a tagliare su salute, università, politiche di welfare in favore di investimento in armi e progetti militari, come è inaccettabile ignorare o addirittura attaccare le piazze e le manifestazioni pacifiste che hanno chiesto a gran voce una chiara presa di posizione del nostro governo”.

“Come disse David Sassoli nel 2020, la Pace è assai più che l’assenza di conflitti armati” ha affermato Anna Pierucci, Coordinatrice di Altrascuola- Rete degli Studenti Medi Perugia, “La Pace è amicizia tra i popoli, cooperazione tra gli Stati, condivisione di sovranità con gli organismi internazionali. la Pace è sviluppo sostenibile, il che vuol dire correggere i nostri modelli sociali per ricostruire quell’equilibrio con la natura che è stato travolto da molteplici interessi. La Pace è naturalmente anche cultura, conoscenze, alfabetizzazione, dialogo, incontro, amicizia. Questa marcia è uno spazio per noi studenti da dedicare alla pace. Oggi dobbiamo imparare a trasformare il conflitto in dialogo, sappiamo che il conflitto esisterà sempre ma questo non deve essere mai risolto con la violenza”

 

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