Tesei, scelte scellerate su gestione comunità montane

Situazione veramente gravissima della Comunità montana del Trasimeno

Presidente Tesei, scelte scellerate su gestione comunità montane

Presidente Tesei, scelte scellerate su gestione comunità montane

“Il dossier delle Comunità montane è un lascito della passata gestione che purtroppo si somma a molti altri. Il tema che abbiamo dovuto affrontare è stato quello della loro liquidazione, iter già avviato con un’apposita legge regionale.  Non è stato fatto in passato come molte altre e oggi siamo chiamati ad affrontare una questione molto importante e impattante per tutta l’Umbria e per una parte dei suoi comuni proprio a causa di scelte scellerate fatte precedentemente”.

Lo ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei intervenendo in Assemblea legislativa. Nel corso del question time ha infatti risposto a un’interrogazione del capogruppo della Lega Stefano Pastorelli.

Comunità montane, 19 milioni disavanzo e comuni Trasimeno a rischio dissesto

“In questi due anni – ha detto Tesei – abbiamo affrontato il tema nonostante il Covid, con alcune azioni assolutamente necessarie: abbiamo nominato un commissario unico per le Comunità montane, gli abbiamo dato il compito di condurre un approfondito studio sul loro stato, per fare prima di tutto un’operazione di trasparenza verso la collettività e poi, appurato lo stato dell’arte, provvedere a poter sanare e chiudere questa annosa vicenda.

Per avere contezza del disavanzo che potesse derivare da questa procedura di liquidazione e proporre un piano unico di liquidazione anche per fare fronte al disavanzo appurato”.

All’esito della relazione, ha spiegato Tesei, “si rinviene in estrema sintesi “una possibile chiusura in pareggio dopo le azioni di liquidazione per le comunità montane di Alta Umbria, Monti Martani-Subasio, Orvieto-narnese- amerino-tuderte, con qualche difficoltà per la chiusura di quella della Valnerina”.

“Putroppo – ha aggiunto – la situazione della Comunità montana e dell’associazione dei Comuni del Trasimeno e del Medio Tevere è di grandissimo disavanzo. Stiamo parlando di oltre 19 milioni di euro, a rischio aggravamento nella procedura perché ci sono situazioni maturate nel frattempo e non rendono agibile nemmeno il percorso liquidatorio”.

Citando il lavoro del commissario, la presidente ha sostenuto che “dal 2016 siamo al blocco totale della operatività finanziaria della Comunità montana e nella sostanziale impossibilità di svolgere anche l’azione commissariale”. “Non è ricordare il passato tanto per farlo – ha detto – ma perché quel passato pesa su questo governo regionale in modo estremamente importante, specie in tempi così complessi come quelli che stiamo vivendo. E vedere una parte dell’aula vuota la dice molto lunga”.

Situazione veramente gravissima della Comunità montana del Trasimeno

Tesei ha parlato di “situazione veramente gravissima della Comunità montana del Trasimeno”. “E’ estremamente grave – ha proseguito – che solo noi ora abbiamo appurato questa situazione e in trasparenza la portiamo a conoscenza dell’Assemblea e della cittadinanza. Tenete conto che lo stato della Comunità montana del Trasimeno non grava solo su sé stessa ma sull’intera liquidazione unitaria perché provoca un disavanzo complessivo, ammesso che tutto vada bene e si riescano ad alienare i beni, che è di oltre otto milioni e mezzo di euro. Tanto è grande quello della Comunità montana del Trasimeno.

Il commissario evidenzia pure una serie di supposte irregolarità gestionali, alcune delle queli, se appurate, sarebbero molto gravi. Per questo, anche tramite adeguato parere dell’Avvocatura, abbiamo riportato al commissario che spetta a lui segnalare eventuali ipotesi di illecito o di reato. Toccherà a noi, come per Monteluce, Umbria mobilità, dell’aeroporto e di molto altro ancora, tentare di risanare questa ennesima difficile piaga ereditata, per il bene dei cittadini umbri e senza gravare sulle loro tasche.

Il commissario sta elaborando alcune ipotesi di soluzioni, tutte gravose per la Regione e tutte da verificiare come legittimità, ma sarà da valutare insieme cosa è giusto eticamente e politicamente fare. Perché se è vero che la legge assegna l’onere di questa ennesima mala gestio umbra alla comunità regionale, è pur vero che è responsabilità della Comunità montana di un territorio e magari dei Comuni che hanno fatto operazioni per loro convenienti non è detto sia giusto farle ricadere sull’insieme dei Comuni umbri. Anche per questo – ha concluso la presidente della Regione – sono confidente in un’approfondita azione degli Organi di controllo che appurino responsabilità di un buco che oggi ci troviamo a risolvere”.

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