Ponte San Giovanni, dopo l’ennesima rapina non si parla di altro
da Gino Goti
PONTE SAN GIOVANNI – Nei bar, nei negozi, nelle edicole, dai tabaccai, dai parrucchieri di Ponte San Giovanni non si parla di altro: solo dei colpi dei malviventi che hanno messo a segno in questi ultimi giorni nei confronti di attività commerciali di via Manzoni. “Io ho paura la sera – ci dice la signora Giulietta da dietro il suo bancone – Quando sono usciti i commessi e devo chiudere il bar-pasticceria, ho sempre di più paura, perché è proprio quella l’ora in cui si sono verificati i fatti di cui tutti parlano. Io suggerirei – aggiunge – di piazzare delle telecamere, di intensificare il servizio di sorveglianza proprio nell’orario di chiusura dei negozi.
Questi delinquenti sembra che agiscano indisturbati e a rimetterci, a parte i soldi prelevati, è la nostra persona, la nostra mente. Non possiamo vivere nel terrore ogni volta che stiamo per chiudere il negozio”. Le attività commerciali di via Manzoni, la più colpita dalle incursioni di questi delinquenti dell’ora di chiusura, sono tutte in sintonia con quanto affermato dalla signora Giulietta. Ma anche nelle altre vie del “paese” c’è paura e apprensione e il timore che prima o poi succeda qualcosa di più grave anche se sono gravi questi atti che si ripetono e non solo a Ponte San Giovanni, ma anche in città e anche nelle zone residenziali a danno di ville e abitazioni.
“Non bisogna guardare e tirare in ballo le statistiche – ci dice un altro commerciante – “quest’anno sono diminuiti o aumentati i furti rispetto allo scorso anno”….e così via. Bisognerebbe prendere altri provvedimenti senza scomodare le statistiche e intervenire, ma soprattutto prevenire certe azioni che sono, ormai, divenute troppo numerose e insopportabili”. “Sicurezza, controlli – fa eco il cliente di un parrucchiere di via Manzoni – ma oltre alle forze dell’ordine dovrebbe essere più attiva anche la popolazione per segnalare presenze sospette o ritenute tali.
All’ingresso di Ponte San Giovanni ci sono quei cartelli rotondi con la scritta CONTROLLO DEL VICINATO, si riferiscono ai cittadini che dovrebbero, anche loro, controllare o almeno “sbirciare” se qualche persona o qualche movimento possa ritenersi sospetto e inviare segnalazione a polizia o carabinieri”. Giusta osservazione, ma forse i cittadini, non tutti per fortuna, non hanno pensato che l’appello o la dicitura poteva e doveva interessare proprio tutto il vicinato.
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