
Lorenzo Brunetti minacciato da straniero: «Sono sudamericano, dentro casa non arrivi»
«Sono sudamericano dentro casa non arrivi». E’ una delle tante frasi minacciose che un uomo ubriaco fradicio ha detto a Lorenzo Brunetti, la scorsa notte. I fatti sono accaduti a Fontivegge in piena notte. Brunetti, che di lavoro fa l’agente notturno, era fermo dentro l’auto di servizio a vigilare la sua area, quando un sudamericano completamente fatto di alcol si avvicina a lui e gli chiede: «Scusa mi puoi portare a mi’ casa, per favore?».
E Brunetti risponde che non è un taxi e non può portarlo a casa. «Per favore, lo sai che è per favore».
«Ma secondo te io sono un taxi?» – replica l’agente notturno.
«Senti una cosa – replica lo straniero –, mi devi per favore, non ho detto che sei un taxi, questo è male, per favore mi puoi portare, là dietro?»
Brunetti: «Tu hai qualche problema? Ma che vuoi? Vai a casa da solo, ti ci devo portare io a casa?».
Lo straniero: «Te l’ho chiesto con amicizia».
Brunetti: «Io non sono amico tuo».
Lo straniero: «Ah, non sono amico tuo?».
Brunetti: «Chiama il taxi o vai a casa a piedi. Io sto lavorando e poi non siamo amici».
Lo straniero: «Apposto! Guarda, domani ti vedo, guardami in faccia, guarda i mi’ occhi».
Brunetti: «Che fai domani?».
Lo straniero: «’Camina’, ‘camina’».
Brunetti: «Dimmi che vuoi fare domani?».
Lo straniero: «Ti ho fatto una ‘gentilezia’».
Brunetti: «Tu mi hai fatto una gentilezza di cosa? Di chiedermi un passaggio?».
Lo straniero: «Un favore!».
Brunetti: «Tu non mi ha fatto nessun favore, tu mi hai chiesto un favore, tu mi hai chiesto e basta».
Lo straniero: «Guarda i miei occhi?».
Brunetti: «Sì, tu guarda i miei. Pensi che io abbia paura di te? Ascolta vai a casa che è meglio, vai a casa che sei ubriaco».
Lo straniero: «Guarda che sono un sudamericano cazzuto».
Brunetti: «Vai a casa che sei ubriaco, vai vai».
Ed infine la minaccia prima di andare via: «Sono sudamericano dentro casa non arrivi». Brunetti la mattina seguente commenta l’episodio accaduto: «È L’espressione ricevuta da un sudamericano per essermi rifiutato di accompagnarlo a casa. Sono le ore 01:55 di fronte la stazione di Fontivegge, durante il turno lavorativo vengo avvicinato da uno straniero in stato di ebbrezza alcolica, mi chiede un passaggio per tornare a casa. Nonostante sia in divisa e con l’auto di servizio, insiste fino ad arrivare alle minacce. Purtroppo la cattiva reputazione che grava su alcuni stranieri violenti residenti a Fontivegge, viene alimentata anche da loro stessi, vantandosi della proprie origini e specificando la propria nazionalità, facendo intuire di essere abituati a risolvere le cose tipicamente alla propria maniera».
già, stiamo in Italia. mi ricordo che una quarantina di anni fa, quando operava un certo maresciallo, a Perugia le cose non andavano proprio così.