
Quasi un anno di intercettazioni telefoniche e ambientali, poi il blitz di giovedì mattina con 51 perquisizioni e l’acquisizione di documenti e computer. Una indagine che andava avanti in silenzio, che parte da alcuni esposti e denunce su presunte irregolarità. Forzature che alcuni dirigenti del Comune avrebbero notato rifiutandosi di metterci la propria firma. Gli stessi dirigenti sarebbero stati ascoltati subito dopo il blitz di ieri l’altro negli uffici della Procura. Ora è iniziata la seconda fase delle indagini dalla quale gli investigatori si aspettano altri tasselli utili. Nulla trapela dalla Questura e dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza ma c’è la sensazione che l’accusa abbia in mano elementi ancora tenuti coperti. Determinati servizi di “pedinamento” o di osservazione e altri accertamenti tecnici avrebbero fornito all’inchiesta indizi di prova soprattutto su alcuni filoni. La Procura potrebbe aver portato alla luce soltanto una prima parte dell’indagine, tenendone segretata una seconda.
In queste ore si parla molto della gara sulle mense scolastiche, che parte dalla bozza di bando preparata dal Comune di Terni. Per la Procura quel bando è stato fatto ad arte per favorire All Foods. Per il Pm Iannella le indagini in corso avrebbero evidenziato “numerosi” elementi indiziari “che dimostrerebbero la chiara volontà di veicolare l’affidamento del servizio”.
Naturalmente siamo semplicemente alla fase iniziale con gli indagati pronti a fare chiarezza su tutti gli aspetti dell’inchiesta. Da parte loro parole di fiducia e rispetto per il lavoro degli inquirenti. Del resto l’avviso di garanzia rappresenta un provvedimento a tutela dell’indagato che non significa assolutamente responsabilità accertata. Nonostante la bufera Palazzo Spada conferma l’iter del piano di riequilibrio. Il ripristino finanziario dei conti va avanti con il Sindaco Di Girolamo pronto a stringere i tempi.
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