
…il guano degli uccelli a Ponte San Giovanni e non solo
di Giampiero Tamburi
Da come si comportano ai politici/amministratori del nostro Comune interessa molto poco che i residenti subiscano disagi e siano pericolosamente esposti alla possibilità di prendere malattie gravi!
Con il piano regolatore, dichiarano a destra e a manca, l’attuazione di grandi progetti di interventi architettonici e sociali studiati per la frazione di Ponte San Giovanni (come nuovi uffici comunali, una nuova biblioteca) e chissà quanto altro avranno in mente di realizzare ma, in pratica, per la salute ed il benessere dei residenti, nessuno pensa di togliere la notevole quantità di guano che “nuvole” di volatili depositano con il tempo a terra, imbrattando marciapiedi, transenne e cartelli stradali, tra via della Scuola e via Catanelli!
Quando nei miei articoli faccio riferimento che lo spessore dei nostri amministratori e mi riferisco sempre a tutti sia quelli di maggioranza che di opposizione, si vede da come sono capaci non di elaborare mastodontici progetti o far divertire la gente ma di soddisfare, prima di tutto, le minime esigenze dei cittadini, non faccio una sterile polemica ma (come si dice) prove alla mano, porto alla conoscenza di tutti i perugini, situazioni che dovrebbero essere sanate, da parte della politica comunale, in un battito di ciglia ; solo come esempio porto, perché l’elenco sarebbe troppo lungo, la necessità di impedire l’accesso delle auto in Piazza Domenico Lupattelli (Corso Garibaldi), come recentemente lamentato da chi abita in quel quartiere, nonché, motivo di questo scritto, intervenire a togliere il guano degli storni a Ponte San Giovanni!
Soprattutto perché, oltre ad una questione di decoro urbano, per un dovuto rispetto ai residenti, sussiste la reale possibilità di malattie per gli animali che vi transitano (che potrebbero diventare veicoli di infezione) e per la popolazione, in quanto è scientificamente acclarato che i liquami degli storni, sono potenziali veicoli di infezione del germe della tubercolosi.
Per cui, oltre che una responsabilità civile e sociale di tutta la “risacca Politica” che staziona nella sala del Consiglio comunale ed ancora maggiormente di quella parte politica amministrativa che si qualifica come Assessori a fanno parte della cosi detta Giunta, c’è una maggiore responsabilità diretta del primo cittadino in quanto, il sindaco, deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta oltre che predisporre, per le spettanze di sua competenza, a rimuovere immediatamente le cause che ne determinano il pericoloso stato.
E allora, caro Andrea Romizi, cosa aspetti a fare il tuo dovere di sindaco!
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