Il compagno le rompe il naso e tenta di soffocarla, lei aspetta ancora giustizia
Una storia di violenza domestica e di giustizia lenta emerge dalla vicenda di una donna di 52 anni che ha denunciato il compagno, ormai ex, un uomo di 50 anni, per lesioni aggravate. La relazione, iniziata nel 2019, si è trasformata in un incubo di continue liti e violenze fisiche, culminate in un grave episodio nel marzo 2020. A scrivere di questo è il Messaggero Umbria in un articolo a firma di Egle Priolo.
La donna, residente al Trasimeno, ha raccontato di come la relazione, inizialmente serena, sia degenerata rapidamente. L’uomo, che era stato uno dei suoi primi amori, si è rivelato presto violento, aggredendola per motivi futili. Il 14 marzo 2020, l’ha picchiata con violenza, causandole una frattura nasale, contusioni alla guancia e alla mandibola, e ecchimosi su tutto il corpo. Il referto medico ha indicato una prognosi di 20 giorni.
Nonostante le numerose separazioni e riconciliazioni, quel giorno la donna ha deciso di denunciare l’uomo. Le foto delle ferite e dei lividi hanno documentato le violenze subite. La denuncia ha descritto un “perdurante stato di agitazione e di forte stress emotivo” e una “sensazione di costante paura” di ulteriori aggressioni.
La donna ha anche raccontato di episodi di controllo e manipolazione da parte dell’uomo, che l’ha convinta a prendere un finanziamento a suo nome per aiutare un suo parente. Alla fine, si è rivolta al Centro antiviolenza di Perugia e ha iniziato il percorso giudiziario, assistita dall’avvocato Sara Pasquino.
Nonostante il codice rosso, il processo ha subito numerosi rinvii e cambi di giudice, ritardando l’udienza fino ad aprile 2024. La prossima udienza è fissata per venerdì 13 settembre e si spera che sia la volta buona per ottenere giustizia.
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