Bimbo ucciso a Città della Pieve, Ris analizza cellulari della madre

Bimbo ucciso, insulti sui social al difensore della madre 

Bimbo ucciso a Città della Pieve, Ris analizza cellulari della madre

I tecnici del Ris di Roma giovedì scorso hanno avviato le operazioni di analisi dei due telefonini sequestrati alla madre di Alex, la 43enne ungherese ora in carcere a Capanne con l’accusa di aver il piccolo il figlioletto di due anni. Gli accertamenti sui cellulari (uno in uso e l’altro ancora da verificare se funzionante) e sull’unica sim in possesso della donna sono stati avviati con l’obiettivo di ricostruire con esattezza quanto avvenuto prima e dopo l’omicidio.


Fonte: Quotidiani locali dell’Umbria


La donna continua a sostenere di non avere nulla a che fare con l’omicidio del piccolo, di essersi allontanata per raccogliere un giocattolo e al suo ritorno di aver trovato il figlio ferito a morte. Poi arrivo nel supermercato Lidl con il bimbetto in braccio e appoggiò il corpo su uno dei nastri delle casse.

Nei giorni successivi sono emersi i particolari sull’affidamento del bimbo al babb. La donna avrebbe lasciato il suo paese d’origine con il figlio proprio per evitare che quel provvedimento venisse applicato. La donna, è emerso, avrebbe inviato foto e video del piccolo, gli avrebbe cambiato la maglietta sporca di sangue e si sarebbe cambiata la felpa. Elementi al vaglio del procuratore generale Raffaele Cantone e del pubblico ministero Manuela Comodi che coordinano le indagini, condotte dai carabinieri di Città della Pieve.

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