Bimbo ha fretta di nascere, parto all’ingresso del pronto soccorso

Bimbo ha fretta di nascere, parto all'ingresso del pronto soccorso

Bimbo ha fretta di nascere, parto all’ingresso del pronto soccorso

Bimbo ha fretta di nascere – Un momento di emozione e sorpresa si è trasformato in un racconto incredibile al Pronto Soccorso di Perugia quando un bambino, chiamato Kenzo, ha deciso di venire al mondo con una fretta insolita. A raccontare la storia in un articolo sul Corriere dell’Umbria di oggi è Francesca Marruco.

La dottoressa Giorgia Manina e il suo team hanno assistito a un parto fuori dal comune, avvenuto nel giorno di Ferragosto alle 11. I capelli del neonato spuntavano mentre la madre veniva trasportata in barella all’interno del pronto soccorso.

La dottoressa Manina racconta con commozione l’esperienza: “Stavo parlando con una mia collega del triage quando è arrivato un uomo chiedendo aiuto perché la moglie stava per partorire. Un’infermiera gli ha chiesto perché non fosse andato in ostetricia e lui ha spiegato che non ci sarebbero arrivati. Allora siamo usciti e proprio davanti all’ingresso della sala d’attesa c’era la donna nell’auto. Ho subito capito che non c’era tempo da perdere, perché vedevo i capelli del bambino”.

Tra l’urgenza e l’emozione, la dottoressa Manina e il suo team hanno prontamente assistito la partoriente, inventando un improvviso parto di emergenza tra la sala d’attesa e la sala rossa. Non c’è stato tempo per altro: “Il bambino è venuto al mondo mentre cercavamo di arrivare in sala rossa. Io e la dottoressa Levato l’abbiamo tenuto appena uscito. È stato un momento molto intenso”.

Nonostante la situazione inaspettata, il team medico ha gestito la situazione con calma e determinazione. La dottoressa Manina è riuscita a tenere il bambino appena nato, mentre il dottor Gariazzo ha tagliato il cordone ombelicale. Successivamente sono intervenute ostetriche e infermieri per garantire che sia la madre che il neonato ricevessero l’assistenza necessaria.

Il bambino e la madre sono stati successivamente dimessi in salute dall’ospedale, dopo un evento che rimarrà impresso nella memoria del personale medico e nella storia della famiglia del piccolo Kenzo.

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