Violenza sessuale su specializzande, dirigente medico di Perugia sospeso

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Violenza sessuale su specializzande, dirigente medico di Perugia sospeso

ICarabinieri della Sezione di polizia Giudiziaria della Procura di Perugia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura interdittiva della sospensione della professione di medico emessa dal GIP Natalia Giubilei presso il Tribunale di Perugia nei confronti di un dirigente medico in servizio presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia, in quanto gravemente indiziato del delitto di violenza sessuale.

L’indagine, originata da un esposto della stessa Azienda Ospedaliera, ha fatto emergere “avances sessuali” poste in essere dal dirigente medico nei confronti di due dottoresse specializzande, avances avvenute all’interno del Reparto in cui operavano. Sono state le dottoresse che nel tempo hanno segnalato i comportamenti del proprio dirigente.

Il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria, nel tempo, ha svolto gli accertamenti ed i riscontri necessari per delineare al meglio la vicenda e far emergere i profili di responsabilità, così raccogliendo gli elementi probatori che hanno portato all’emissione della misura applicata.

I due episodi risalgono alla fine del 2019 e al 2020 titolare del fascicolo è il procuratore capo Raffaele Cantone, che ha delegato le indagini ai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, guidata dal tenente colonnello Giovanni Mele. Le due specializzante, entrambe hanno all’incirca 30 anni, sono state sentite dai militari, che poi hanno verificato le loro dichiarazione e trovati riscontri sufficienti per far scattare il provvedimento del giudice a carico del dirigente medico che è alla soglia dei 50 anni.

La nota della direzione generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia

Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, dottor Marcello Giannico, comunica che in merito alla vicenda della sospensione del dirigente medico indiziato per molestie sessuali nei confronti di colleghe, la direzione aziendale ha fornito la massima collaborazione nelle indagini all’Autorità giudiziaria e, alla formalizzazione del provvedimento interdittivo, attivato le procedure finalizzate a valutare il comportamento del dipendente sotto il profilo disciplinare.

Le indagini sono ancora in corso e coperte dal segreto d’ufficio. Ringraziamo l’Autorità giudiziaria per il lavoro svolto e auspichiamo una rapida conclusione delle stesse con una chiara identificazione delle responsabilità.

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