
Terni, Lucia Goracci ha parlato delle donne afghane e iraniane
Nella biblioteca Comunale di Terni, davanti ad un numeroso pubblico, la giornalista ha raccontato la sua esperienza di inviata
“Essere donna, per chi fa il mio mestiere di inviata può essere uno svantaggio, ma molte volte può anche rappresentare un vantaggio, perchè crea empatia, e ti consente di parlare con le donne di quei paesi che solo con una giornalista possono confidarsi”.
Ha spiegato così il proprio mestiere Lucia Goracci, la nota giornalista di Rai 3, intervenuta nel tardo pomeriggio di giovedì alla BCT di Terni.
di Rossano Pastura
L’incontro, organizzato da Safa, la Scuola di Alta Formazione di Arpa Umbria, la BCT di Terni e il Soroptmist International Club di Terni, è stato moderato da Roberto Vicaretti, giornalista di Rai News 24.
“Le donne di quei paesi sono forti, coraggiose, determinate – ha raccontato lucia Goracci -, ma vivono ovviamente in una condizione molto complicata. I regimi lì non scherzano, non si va per il sottile. Ma le donne non si arrendono, sono decise a conquistarsi i propri diritti”.
“Per quelle donne, vivere in quelle condizioni non vale la pena – ha aggiunto la Goracci -, e quindi sono disposte a mettere in gioco la propria vita con le proteste, e non smetteranno nonostante le violenze dei regime”.
Tanti gli argomenti toccati dalla giornalista che ha affascinato le numerose persone intervenute.
“In Iran i giovani non hanno futuro e per questo cercano di scappare, ma a volte non è sufficiente nemmeno scappare. In Iran ha creato tantissima indignazione fra la popolazione l’abbattimento del Boing ucraino dell’8 gennaio 2020 che causò la morte di 176 persone, perchè su quel volo c’erano tanti studenti diretti nelle università canadese. Con quell’attentato, causato da un errore dei miliziani, sono stati infranti i sogni di tanti giovani e delle loro famiglie”.
“Indietro non si torna sul fronte delle proteste – ha affermato l’inviata -, e le proteste non si concluderanno, anche se si aspettano pesanti ritorsioni”.
Roberto Vicaretti ha poi toccato un tema sensibile per Lucia Goracci, quello delle donne Curde.
Stimolata da questa domanda, la Goracci ha raccontato la sua esperienza a Kobane, la citta siriana, sede della guerra fra curdi e Isis.
“In una notte in cui abbiamo atteso per ore in un istituto di cultura curda, riusciamo ad entrare i curdi volontari militari, insieme a sette prigionieri dell’Isis.
L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura del Comune di Terni, Maurizio Cecconelli, il Direttore Generale si Arpa Umbria, Luca Proietti e la Presidente del Club di Terni del Soroptimist International.
L’incontro si è chiuso con il racconto molto simpatico sulla festa di San Valentino in Iran.
“Anche lì – ha concluso la Goracci-, a San Valentino, che è una festa occidentale molto popolare tra i giovani iraniani ma osteggiata dal governo. I Giovani per questa festa, ormai arrivata anche lì, festeggiano andando in montagna tra la neve, a sciare, a cercare la riservatezza per scambiarsi tenerezza e effusioni, ma anche i controlli aumentano, e la polizia alza il controllo e la repressione.
recentemente non fece una gran figura in Romania. non mi piace affatto
Se l’articolo riflette fedelmente quanto detto dagli intervenuti, mi sembra la solita accozzaglia di luoghi comuni. Da quando le forze armate di un paese si definiscono “i miliziani”?. Ma con San Valentino le cose andranno meglio…
La Sig.ra Goracci si dovrebbe interessare anche delle donne ITALIANE. Grazie