
Misure per l’indipendenza alimentare ed energetica umbra
Bianconi: “Facciamo la nostra parte, costruiamo in Umbria un modello di Regione durevole nel tempo, che metta al centro salute, innovazione, identità, qualità e sostenibilità. Dobbiamo creare una stabilità alla portata di tutti, a partire dalle fasce più deboli, attraverso nuove filiere corte regionali, reti di imprese, gruppi d’acquisto e comunità energetiche. Le crisi sono l’opportunità per ripensare il futuro” “Sviluppare la produzione strategica di energie rinnovabili e degli alimenti primari di qualità attraverso modelli di sviluppo sostenibili al fine di garantire nel tempo la salute e la stabilità dei prezzi a tutti gli umbri, partendo dalle fasce più deboli, mediante il sostegno alla creazione ed il rafforzamento di filiere corte regionali, reti di imprese, gruppi d’acquisto e comunità energetiche. Così da diventare una Regione migliore per tutti”.
Vincenzo Bianconi Consigliere regionale dell’Umbria
E’ in sintesi ciò che propone il consigliere regionale e presidente del gruppo misto “Gente libera”, Vincenzo Bianconi, nella mozione che sarà discussa in Aula il prossimo 5 Aprile. Secondo gli ultimissimi dati pubblicati dall’ISTAT l’inflazione dei prezzi al consumo in Italia avrebbe raggiunto a febbraio 2022 il +5,7% su base annua, registrando un aumento del +0,9% in un solo mese. In Umbria si registra un +6,2% a Perugia e +5,5% a Terni. Bollette elettriche cresciute dell’87% e aumenti record anche di pasta, farina, burro, verdura e diversi generi alimentari. “Una situazione che, come quasi sempre accade, grava in particolar modo sulle fasce più deboli e meno abbienti della popolazione e sulle imprese mettendo ulteriormente a rischio migliaia di posti di lavoro” spiega Bianconi. Un dato allarmante e indicativo del momento storico è quello riportato dall’Università Cattolica secondo cui il costo complessivo dei furti nei supermercati sfiorerebbe i 3,5 miliardi, per la maggior parte beni alimentari essenziali. Il conflitto armato in Ucraina ha peggiorato la carenza globale di materie prime energetiche ed alimentari. Oltre al Gas ed al petrolio, la Russia riveste un ruolo internazionale di primo piano sia sotto il profilo della produzione di prodotti agricoli e cereali (alla base dell’alimentazione degli animali), sia sotto quello delle materie prime utilizzate come fertilizzanti. La scarsità di questi ultimi ha fatto impennare i prezzi degli stessi e di tutti i prodotti agricoli con ulteriore peggioramento dell’inflazione e rischi per le catene di approvvigionamento alimentare e di allevamenti mondiali. “Ciò che dunque diventa necessario e non più rinviabile – suggerisce il consigliere nella mozione – è un approccio nuovo e un ripensamento serio del modello di consumo (maggiore efficienza e lotta agli sprechi), ma anche di produzione al fine di garantire la sicurezza alimentare ed energetica, minore volatilità delle scorte disponibili e dei prezzi dei beni essenziali, minori incertezze per i produttori locali e per le imprese negli approvvigionamenti, nei processi produttivi e nel mantenimento dei livelli occupazionali. Così facendo si fortificherebbe la struttura della filiera corta con benefici ambientali, minori costi e maggiore qualità dei prodotti, potendo garantire più facilmente anche il controllo della loro genuinità, scongiurando anche nei momenti di crisi come questo l’arrivo nelle nostre case di prodotti OGM o provenienti da coltivazioni dove sono stati utilizzati prodotti chimici antiparassitari e diserbanti normalmente non ammessi. Inoltre ci sarebbero minori sprechi ed inquinamento generato dai trasporti, tutela e valorizzazione di specie autoctone e produzioni sempre più buone e giuste”. “Anche sul fronte energetico occorre un cambio di marcia. Bisogna intervenire fin da ora per costruire un modello alternativo a quello attuale utilizzando le nuove tecnologie per la produzione di energia rinnovabile, favorendo anche quelle meno impattanti sul piano paesaggistico ed estetico, così da poterne autorizzare l’installazione anche in centri storici e aree sottoposte a tutela paesaggistica e ambientale. Occorre sempre essere cauti e lungimiranti. Gli estremismi non funzionano mai ma ogni azione deve essere ponderata ed oggi, con la crisi climatica mondiale, ancora di più. Non sono mai buone scelte quelle che creano danni alla salute agli abitanti della terra di oggi ed a quelli di domani. Ognuno deve fare del proprio meglio, dare il proprio contributo, per fare la cosa giusta, gli altri arriveranno”. Nell’Atto, testualmente, il consigliere Bianconi chiede alla Giunta di:
1.incentivare la creazione di filiere corte regionali per la produzione di prodotti alimentari primari di qualità e sostenibili per garantire qualità, salute, disponibilità e stabilità dei prezzi agli umbri partendo dalle fasce più deboli che sono quelle più esposte
2. favorire la creazione e/o il rafforzamento di consorzi e aggregazioni di imprese per produzioni di concimi e fertilizzanti di qualità, trasporti e produzioni di beni e servizi accessori a produzioni agricole e allevamenti, oltre che strumentali alle produzioni enogastronomiche e offerte turistiche di qualità dell’Umbria
3. sostenere le imprese con finanziamenti specifici, garanzie creditizie e assistenza professionale gratuita per metterle in condizione di superare l’attuale difficile congiuntura
4. ripensare ed aggiornare la programmazione europea operando per quanto di competenza regionale e sollecitando in ogni sede competente, al fine di sfruttare al massimo la capacità produttiva agro- alimentare ed energetica interna alla luce del mutato contesto globale, favorendo anche misure di sostegno alla transizione energetica delle imprese e la creazione di nuove filiere produttive necessarie a ridurre la dipendenza dall’estero di produzioni strategiche
5. incentivare e sostenere un controllo energetico interno puntuale, investimenti in tecnologia e impianti ad alta efficienza, soprattutto promuovendo, sostenendo e semplificando anche la costituzione di comunità energetiche
6. aggiornare la regolamentazione riguardante l’installazione di impianti fotovoltaici e altre energie rinnovabili consentendo anche l’installazione di tali impianti in centri storici e aree agricole protette quando può essere garantita la tutela paesaggistica e del patrimonio naturalistico-storico grazie a nuove tecnologie meno impattanti rispetto alle precedenti
7. prevedere sgravi fiscali a beneficio di tutte quelle realtà che non possono beneficiare dell’installazione di impianti di energia rinnovabile contro la propria volontà. Per il consigliere Bianconi: “Occorre definire con pragmatismo il modello di Regione che potremmo/vorremmo ambire a diventare. Per farlo non si può trascurare alcun aspetto, dalla qualità delle produzioni primarie, alle scelte per tutelare la qualità dell’aria, passando per un nuovo piano energia che non diventi alibi per un piano rifiuti non lungimirante e sostenibile. Anche le scelte sugli investimenti in infrastrutture devono essere funzionali ed in armonia con un modello economico che possiamo sostenere nel tempo. Soltanto se saremo in grado di costruire una strategia capace di creare valore e complementarietà tra tutti questi aspetti potremmo dire di lavorare seriamente per un progetto di Umbria migliore per tutti, ma è ovvio che per farlo occorre metodo, confronto, partecipazione, umiltà e competenze… ed anche su questo c’è molto da lavorare”.
Bianconi si occupi di alberghi