A Terni, teatro Secci in scena La morte della Pizia di Dürrenmatt

A Terni, teatro Secci in scena A Terni, teatro Secci in scena La morte della Pizia di Dürrenmatt. Spettacoli, mercoledì 6 e giovedì 7 marzo ore 20.45 Spettacoli, mercoledì 6 e giovedì 7 marzo ore 20.45

A Terni, teatro Secci in scena La morte della Pizia di Dürrenmatt

A Terni, teatro Secci in scena La morte della Pizia di Dürrenmatt
Spettacoli, mercoledì 6 e giovedì 7 marzo ore 20.45

Le verità di Delfi e le fake news intorno alla vicenda di Edipo, manipolate in modo beffardo da oracoli e veggenti, in scena Patrizia La Fonte e Maurizio Palladino, diretti Giuseppe Marini. Lo spetatcolo teatrale ” La morte della Pizia” di Dürrenmatt in programma mercoledì 6 e giovedì 7 marzo alle 20.45, nell’ambito della Stagione 23/24 del Teatro Secci di Terni.

Pannychis Undici, sacerdotessa Pizia alla fine dei suoi giorni, assistita dal sacerdote Merops Ventisette, sensale e cassiere, è chiamata dal potente Tiresia a rivedere le vicende e le profezie -di cui entrambi si sono resi artefici- al cospetto imbarazzante delle vittime dei loro responsi. Edipo, Giocasta, Creonte, Meneceo e la Sfinge, resi vivi sulla scena, assumono toni di una umanità quotidiana subito riconducibile al nostro odierno sentire.

La Pizia e Tiresia a confronto con una realtà che va ben oltre le profezie, esauriranno insieme il loro compito. Verrà il tempo della nuova Pizia. Perché le Pizie e i veggenti passano, mentre i mercanti di notizie sopravvivono nel tempo. Immersi nel chiacchiericcio confuso di informazioni contrastanti, in mezzo a un vortice di oracoli e profezie ora folli ora malevole, talvolta generate da complotti perversi e addirittura privi di un’intelligenza superiore, così abbandonati alla deriva e al caso, i Greci del mito sono costretti a scegliere una loro verità. E lo stesso accade a noi, nel nostro tempo. È umano credere a quello che risponde alle nostre aspettative o che ci tranquillizza nelle nostre certezze.

Il testo di Dürrenmatt rimanda al cinismo delle informazioni pilotate e al caos di notizie che oggi ci disorienta anche di più che nel suo tempo. Così abbandonati alla deriva, siamo costretti a scegliere una nostra verità. Unica consolazione e liberazione dal panico: qualche momento di catartico, amarissimo riso.

Per informazioni e biglietteria: prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it

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