60mln di € università e ricerca per zone colpite dal sisma 2016

Il decreto pubblicato dal Dipartimento delle politiche di coesione

60mln di € università e ricerca per zone colpite dal sisma del 2016

60mln di € università e ricerca per zone colpite dal sisma del 2016

60mln di € università – Il Dipartimento delle politiche di coesione ha reso noto un importante decreto che assegna ulteriori 60 milioni di euro al sistema universitario e di ricerca nelle regioni colpite dal sisma del 2016. Questo finanziamento, previsto dalla Legge di Bilancio 2021, si aggiunge agli altri 62 milioni di euro destinati alla creazione di quattro centri di ricerca nelle regioni terremotate. Il Commissario al sisma, Guido Castelli, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa che porterà a un totale di 122 milioni di euro di investimenti in ricerca e università, rappresentando un’opportunità unica per il rilancio delle comunità dell’Appennino centrale.

Il decreto prevede la suddivisione dei fondi in tre capitoli principali, ovvero il sostegno, la creazione e il potenziamento dei centri di ricerca, il trasferimento tecnologico e l’ampliamento dell’offerta formativa. Questi finanziamenti si aggiungono a quelli già destinati alla realizzazione di quattro centri di ricerca in Abruzzo (Teramo), Lazio (Rieti), Marche (Camerino) e Umbria (Spoleto), il cui lavoro è già in corso.

Il decreto pubblicato rappresenta l’ultima fase di un ampio piano di investimenti mirati a rafforzare il sistema universitario e di ricerca nelle regioni terremotate, con un’enfasi particolare sulla zona colpita dal sisma del 2016. Questa iniziativa promuove la collaborazione tra centri di ricerca e università per sviluppare nuovi centri di ricerca, facilitare il trasferimento tecnologico e migliorare l’offerta formativa.

Guido Castelli, Commissario per la riparazione e la ricostruzione del sisma 2016, ha dichiarato che questi investimenti rappresentano un’opportunità unica per l’Appennino centrale, dimostrando l’attenzione del governo e delle istituzioni verso quest’area. Castelli ha sottolineato che questa operazione rappresenta un importante passo avanti nel promuovere la sinergia tra ricerca e industria, facilitando il trasferimento tecnologico e contribuendo all’ampiamento della formazione tecnica.

Tra i progetti finanziati, spiccano quelli dell’Università di Perugia, la creazione del centro internazionale per la ricerca sulle Scienze e Tecniche della Ricostruzione (STRIC+) e della scuola della Ricostruzione e Resilienza (SECURE) dell’Università di Camerino, entrambi finanziati dal Fondo PNC. Altri progetti promossi da diverse università contribuiranno alla crescita delle comunità colpite dal sisma, rappresentando un importante passo verso il loro rinnovamento economico e sociale.

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