Settima giornata di campionato in posticipo: stasera Grifoni a Pesaro

Perugia-Gubbio, inizio dell'era Faroni davanti a 5000 tifosi

Settima giornata di campionato in posticipo: stasera Grifoni a Pesaro

di Gianluca Drusian
Valevole per la settima giornata di campionato il Perugia gioca stasera, ore 20.45, a Pesaro una gara che si preannuncia come l’ultima spiaggia del mister Alessandro Formisano.

Proprio in riva all’Adriatico nel posticipo del lunedì sera quando di solito, ai tempi del mitico Aldo Biscardi si parlava e si processava il calcio già giocato della domenica, nei tempi moderni è ancora il rettangolo di gioco che fa parlare di sé.

Ogni ulteriore commento e chiacchiera intorno al calcio è ormai spostata ad altro giorno della settimana per la gioia dei numerosi, tanti, commentatori della televisione, dei giornali e di tutti coloro misurano se stessi in quanto “instagrammabili” come si usa dire in gergo moderno.

Una cosa sembra essere comunque certa in casa Perugia ovvero la posizione in panchina del mister Formisano da più parti messa in discussione e fatta dipendere, allo stadio attuale, dall’esito finale di questo incontro.

Solo una vittoria salverà la panchina del tecnico campano? La classifica, dopo le partite già disputate ieri, vede il Perugia distante dalla vetta di almeno dieci punti che potrebbero diventare undici se il Pescara dovesse vincere la gara che disputerà stasera stessa.

Meno distante rispetto alla vetta della graduatoria è invece la zona play-out e bassa classifica in generale.

Non era questa, forse (o forse lo era), l’aspettativa della vecchia dirigenza ormai sostituita. Non lo è di certo per quella nuova, presidente Faroni in testa per la quale gli obiettivi di entrata in società sembrano avere tutt’altra prospettiva.

Lo stesso allenatore biancorosso, nella conferenza pre-gara, ha evidenziato una certa preoccupazione cercando, come fa un buon padre di famiglia, di addossare su di sé ogni responsabilità sottraendola  ai propri giocatori, in particolare proteggendo i più giovani da critiche  e pressioni (anche se le critiche maggiori da parte della tifoseria sembrano essere rivolte proprio a lui piuttosto che a Matos che non è propriamente il più giovane dei suoi giocatori ma, forse, lo stesso mister e tutto il suo staff non se ne è ancora accorto).

Tuttavia, dopo sei gare disputate, resta inopinabile che questa squadra non sta giocando un buon calcio e, soprattutto, non riesce a portare a casa i tre punti nonostante le più riconosciute giustificazioni ed alibi (e tolte le partite di coppa Italia a cui Formisano ha fatto riferimento che contano in una stagione come il due di bastoni a briscola!).

Se ci sono tra le cause di attenuazione della mancanza di risultati quella degli infortuni occorsi a numerosi giocatori è visibile a tutti ma quanto successo nella gara persa contro il Rimini è sembrato eccessivo. Anche tutte quella sostituzioni effettuate nella ripresa snaturando la formazione in quasi tutti i suoi reparti ed il continuo colloquio del mister con il vice ad ampie sbracciate davanti alla panchina sono sembrate a tutti poco rassicuranti quanto a chiarezza di idee e strategie.

Fatto sta che, per stasera, sembra poter essere recuperabile Seghetti per dare man forte all’attacco biancorosso e lo stesso dicasi per Angella che, in difesa, sembra essere il vero leader in campo.

Ci saranno soprese nella formazione o nel modulo che il mister adotterà lo vedremo solo quando i giocatori scenderanno sul terreno di gioco del Benelli per apprestarsi al riscaldamento.

D’altra parte gli allenamenti a porte chiuse delle ore immediate alle gare che il mister predilige disporre, dovrebbero servire per non scoprire quali alchimie tattiche lo stesso tecnico vorrà apportare.

Anche qui, in altre epoche e con altri allenatori, di segreti particolari non ne esistevano. Così come non esisteva tutta questa attenzione per le persone che sedevano in panchina. Gli eroi erano, prima di tutto (sempre in altri tempi) i giocatori che scendevano in campo e solo poi lo diventavano anche gli allenatori.

Oggi è diventato il contrario ma, sempre gli allenatori, sono poi i primi a pagarne le conseguenze.

La Vis Pesaro? Squadra fortissima da far paura che viene però da due sconfitte consecutive. In panchina c’è ancora Stellone ma, per restare a quanto sopra, il tecnico non gioca.

Arbitro della gara: Gioele Iacobellis della sezione di Pisa (che sia migliore di Bozzetto di Bergamo che ha in parte deciso la sconfitta contro il Rimini se lo augurano un po’ tutti i tifosi).

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