Supporto autonomie locali e approccio globale a salute mentale
La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria si è riunita per discutere la proposta di legge presentata dal consigliere regionale Andrea Fora del Patto Civico. La legge, intitolata “Valorizzazione e promozione delle attività di Anci Umbria a supporto del sistema delle autonomie locali,” mira a riconoscere ad Anci Umbria un ruolo di coordinamento per le attività di progettazione di bandi europei. L’obiettivo principale è quello di aiutare i comuni di dimensioni medio-piccole ad accedere ai fondi strutturali e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Andrea Fora ha spiegato che le Anci regionali svolgono un ruolo sempre più attivo nel supportare il sistema delle autonomie locali, e le regioni stanno riconoscendo questo ruolo con leggi regionali. La proposta di legge mira a riconoscere e valorizzare il ruolo di Anci Umbria nell’aiutare i comuni della regione, in particolare quelli di dimensioni minori, a fronteggiare le sfide dell’innovazione di sistema. Le attività di Anci Umbria potrebbero includere coordinamento, assistenza tecnica, divulgazione di buone pratiche, ricerca, formazione, raccolta e diffusione dei dati, e promozione dell’innovazione amministrativa e semplificazione. Importante notare che questa iniziativa non comporterebbe costi aggiuntivi, poiché le risorse necessarie potrebbero essere allocate dalle risorse ordinarie del bilancio regionale.
Successivamente, il funzionario dell’Assemblea legislativa, Ugo Carlone, ha presentato una nota informativa sull’approccio globale alla salute mentale dell’Unione europea. La nota sottolinea che la salute mentale è parte integrante della salute generale e ha un impatto sulla produttività economica e sulla coesione sociale. Prima della pandemia, circa una persona su sei nell’UE aveva problemi di salute mentale, con un costo stimato del 4% del PIL, pari a 600 miliardi di euro. L’Unione europea ha adottato un nuovo approccio strategico che si basa su tre principi guida: accesso a una prevenzione efficace, accesso a cure di alta qualità e reinserimento nella società dopo il recupero. Questo approccio prevede 20 iniziative chiave suddivise in 8 specifici ambiti di intervento, tra cui l’integrazione della salute mentale in tutte le politiche e il miglioramento della salute mentale dei giovani. L’Unione europea ha stanziato 1,23 miliardi di euro per sostenere queste attività attraverso diversi strumenti finanziari.
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