Perugia, centro per la cura del diabete mellito eccellenza internazionale

Perugia, centro per la cura del diabete mellito eccellenza internazionale

Centro di Perugia per la cura del diabete mellito eccellenza internazionale. Il plauso del Parlamento europeo e la testimonianza di Monica Priore.

Il modello umbro portato ad esempio al Parlamento europeo per la gestione di diagnosi e terapia del diabete mellito di tipo 1, malattia immunosoppressiva di origine genetica. Nel corso di un incontro che si è svolto mercoledì 6 giugno a Bruxelles  e al quale hanno partecipato personalità del mondo della ricerca scientifica, tra cui il Prof. Geremia Bolli direttore della struttura complessa di Medicina Interna e Scienze Endocrine e Metaboliche  dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e il Prof. Sehnaz Karadeniz Presidente della International Diabetics Federation (IDF), oltre ad esponenti dei più alti livelli delle istituzioni europee come Martin Seychell, Direttore Generale per la Salute della Commissione Europea insieme ad europarlamentari di ogni nazionalità e appartenenza politca. Presente anche il mondo delle  organizzazioni sanitarie (EASD associazione europea per lo studio del diabete e FEND federazione internazionale infermieristica).

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Il Prof. G. Bolli ha evidenziato le  forti discrepanze che esistono nei paesi europei  nel trattamento della malattia  in crescita esponenziale. “ E’ necessario- ha detto il prof. Bolli  nell’incontro organizzato dall’europarlamentare italiano  Nicola Caputo,  poter fare affidamento su  centri come quello  realizzato presso la struttura che ho l’onore di dirigere, dedicati esclusivamente al diabete tipo 1, sia in campo pediatrico che del paziente adulto. Le strategie della prevenzione – ha sottolineato il Prof. Bolli- vanno concordate ai livelli più alti  per limitare la continua ascesa degli alti costi assistenziali”.

Al convegno ha partecipato  anche Monica Priore, la giovane nuotatrice  affetta da diabete tipo 1 già in età pediatrica, che  da anni riceve proprio a Perugia la migliore assistenza,  che le ha permesso di realizzare   progetti importanti  a dimostrazione della utilità dello sport nella lotta contro il diabete ”Ho sempre sostenuto di aver trovato nel centro diretto dal Prof. Bolli competenza ed umanizzazione straordinarie. Le mie performance natatorie sono state possibili perché sono stata seguita da professionisti specializzati nella gestione del diabete tipo 1 ed anche a Bruxelles ho voluto  ribadire come i pazienti  debbono poter contare su percorsi assistenziali dedicati  che poggiano su  un tempestivo riconoscimento della patologia attraverso rapide diagnosi, e ponendo risalto sulle differenze sostanziali tra diabete mellito di tipo 1 e tipo 2, e realizzare centri qualitativamente importanti”. Si spera che la commissione sulla Sanità Europea apra un tavolo di lavoro per poter garantire a tutti i diabetici tipo 1 un assistenza adeguata.

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