Frutta verdura in strada e inquinamento, Tamburi, è dal 2014 che attendiamo
da Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)
Il Consiglio comunale approva ma, sotto il sole cocente della campagna elettorale, i conseguenti provvedimenti che si dovrebbero prendere evaporano, sublimano come nella fucina alchemica del mago medioevale! I motivi? Inesorabilmente all’opposizione manca la forza (o forse la volontà) di imporsi mentre alla maggioranza la necessità di eseguirli!
Per ciò ci dispiace constatare che: La convenienza politica è più importante della salute dei cittadini amministrati ma, purtroppo, è la cruda realtà; ogni atto dell’amministrazione comunale sempre lo dimostra!
Il Consiglio comunale di Perugia, del 4 febbraio scorso, ha votato l’ordine del giorno, presentato dal gruppo PD, di effettuare un maggior controllo e, dove ne ravveda la necessità, intervenire applicando le sanzioni dovute, sulla tenuta della frutta e della verdura e più specificatamente la necessità di non tenerla in strada per la semplice ma logica ragione della certezza di non esporla agli inquinamenti atmosferici, dalle polveri sottili agli altri inquinanti pericolosissimi per la salute degli acquirenti.
ERA ORA!
Ma si dà il caso che già da qualche anno fa (e precisamente dal 2014 e prima) noi di “Perugia: Social City” denunciavamo questa mancanza di igiene per la sicurezza della salute di chi si trovava a consumarla; senza, per altro, essere presi minimamente in considerazione, anche se, una delle nostre azioni fu quella di scrivere direttamente al Sindaco per informarlo della situazione e chiedergli esplicitamente di intervenire immediatamente, anche perché le norme in merito, che oggi richiamano per l’obbligo degli interventi da farsi, erano già, quando noi ne denunciato la necessità, in vigore.
Ma, come si dice; “La comunicazione parte non dalla bocca che parla ma dall’orecchio che ascolta” e “quell’orecchio” ha ampiamente dimostrato che ascolta solo se ne ha una convenienza politica ed ora, con il rinnovo degli organi politici amministrativi della città, altro se c’è la convenienza; sia da una parte (destra alla maggioranza politica) sia dall’altra (sinistra all’opposizione).
Comunque, anche se “L’ERA ORA” che si mettessero in atto i dovuti provvedimenti, dobbiamo constatare con rammarico che “i dovuti provvedimenti” ancora sono materia ostica per chi si dovrebbe muoversi in tal senso.
Nulla si è mosso da quel Consiglio del 4 febbraio, nel quale c’è stato il riscontro positivo dell’ODG.
Siamo al 19 febbraio ma nulla è cambiato (e forse non c’è neppure l’intenzione di farlo) come possiamo chiaramente vedere.
Che sia uno dei soliti “scherzi da prete” che la politica comunale è capacissima di fare ai suoi amministrati durante il periodo della campagna elettorale? Birbaccioni!!!!!
da Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)
Commenta per primo