
Crowdfunding per il primo Skatepark a Pian di Massiano di Perugia – di Simona Cortona
Succedeva nell’estate del 2013 quando il Consiglio Comunale approvava, con 16 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti, l’odg del consigliere Bori (PD) concernente l’individuazione di spazi adeguati per lo skateboarding a Pian di Massiano.
Per Bori questa era “un’opera richiesta da anni, molto attesa dai più giovani ed in particolare da chi pratica lo skate costretto a farlo in maniera abusiva per strada o lungo le scalinate perché non vi sono spazi adeguati e sicuri”.
All’epoca era inequivocabile il rumore delle rotelle e dei salti in piazza del Bacio a Fontivegge, in piazza Partigiani sotto il porticato nei pressi del terminal bus o vederli, i piu spericolati e temerari, per la strada tra auto in movimento.
Lo skateboard, una tavola munita di quattro ruote con cui si pratica lo skateboarding, nato in California tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta si diffonde in Italia grazie al programma televisivo Odeon nel 1977, rubrica di spettacolo e curiosità dal mondo. La forma, le dimensioni, i materiali e gli accessori di uno skateboard si sono evoluti in funzione della tecnologia, delle mode e delle specialità di questa “tavola su ruote”.
Molti comuni limitrofi a Perugia, già negli anni passati, avevano individuato luoghi per praticare lo skateboarding (sport riconosciuto oggi anche dal CONI) mentre all’appello mancava ancora Perugia L’individuazione del luogo fu un’idea del Consigliere Bori insieme agli skaters che segnalarono l’area di Pian di Massiano come quella piu consona per ubicare uno skatepark impegnando l’Amministrazione a realizzare tale struttura in partneship con i privati, con la collaborazione delle organizzazioni sportive e con il cofinanziamento da parte delle altre istituzioni locali.
L’estate del 2015 l’associazione sportiva iscritta al Coni, Sierra Action Sport vince un concorso pubblico per la gestione della pista di pattinaggio di Pian di Massiano e si mette subito al lavoro per rendere l’area più accessibile, ristrutturando la pista di pattinaggio che in alcuni punti si era fortemente degradata, il tinteggio delle balaustre arrugginite e la ripulitura dell’area verde. Ma visto che le buone idee da sole non bastano e per trasformarle in startup e poi in una vera e propria impresa servono duemila euro, l’Associazione Serra Action Sport decide di utilizzare lo strumento del crowdfunding, la raccolta di fondi online.
Il crowdfunding è oggi tra le forme più diffuse ed efficaci di finanziamento di progetti imprenditoriali e creativi per realizzare uno skatepark, un luogo che permette agli skater o anche ai praticanti del pattinaggio aggressivo o agli amanti della BMX di eseguire evoluzioni su delle rampe chiamate pipe o half-pipe, costruiti in legno, ferro o cemento dove ogni materiale ha una sua specificità in relazione alla skateabilità della struttura e alla durata nel tempo.
Due mila euro sono pochi effettivamente, ma in questo momento di “vacche magre”, l’unica soluzione resta il web e i giovani skaters decidono di affidarsi alla generosità di ognuno di noi e iscrivono l’idea creativa del “Sierra Park” nella piattaforma Eppela “ dove a nessun creativo o aspirante startupper il futuro è precluso”. E’ questa la mission di Eppela dove i progetti da finanziare abbracciano diversi campi: dall’arte al no profit, dal cinema all’innovazione sociale , dalla tecnologia alla musica e al fumetto.
Ad oggi gli skaters hanno raccolto duecento euro, mancano 37 giorni per raggiungere lo scopo e avere a Perugia il primo sketpark, un nuovo luogo in città con tanto di area verde riqualificata e fruibile a famiglie e bambini e un nuovo chiosco-bar.
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