Attivato il Tutor sulla SS209 Valnerina: polemiche e prime multe
Il sistema di rilevazione Tutor è stato attivato lungo la SS209 Valnerina da sabato 10 agosto, coprendo un tratto di poco più di cinque chilometri, dal km 4+600 al km 9+700, nel territorio di Terni, al confine con Arrone. L’introduzione del Tutor ha scatenato polemiche e accuse tra il vicesindaco di Terni, Riccardo Corridore, e il sindaco di Arrone, Fabio Di Gioia. Venerdì scorso, un altro scontro social è avvenuto sotto un post dell’avvocato 55enne riguardante la richiesta ad Anas di aumentare il limite di velocità a 70 km/h. I sindaci della Valnerina hanno già annunciato un ricorso al Tar.
In un giorno e mezzo- scrive il Messaggero dell’Umbria – il Tutor ha multato sei autovetture su mille. Secondo le prime stime di palazzo Spada, in 24 ore sono transitati 9.593 veicoli sotto l’occhio attento del Tutor. Cinquantasette conducenti, che non hanno rispettato il limite di 50 km/h nei cinque chilometri tra la centrale Enel e la Cascata delle Marmore, sono stati multati. I dati registrati ieri dalla mezzanotte alle sei del mattino parlano di 912 veicoli transitati, dieci dei quali sono stati multati.
Il vicesindaco di Terni, Riccardo Corridore, ha dichiarato che il primo bilancio sembra indicare l’efficacia del Tutor e che la sua installazione è stata una scelta giusta e corretta. Corridore ha sottolineato che il codice della strada era vigente e che non si comprende perché qualcuno voglia legittimare la violazione delle norme in vigore. I primi dati sono confortanti e indicano che la Valnerina può diventare un tratto di strada sicuro, obiettivo del prefetto e del comune.
La sperimentazione del Tutor continuerà fino al primo settembre, tra le polemiche. Quel giorno, il prefetto Giovanni Bruno presiederà un tavolo a palazzo del Governo per un primo bilancio della novità, mal digerita dai sindaci della Valnerina ternana. È attesa a breve la risposta di Anas alla richiesta del Comune di Terni di valutare la possibilità di alzare il limite di velocità a 70 km/h. Fabio Di Gioia, sindaco di Arrone, ha definito questa richiesta “un’ennesima presa in giro”.
Insieme a Elisabetta Cascelli, sindaca di Ferentillo, ha incaricato i legali di preparare un ricorso al Tar contro il Tutor. La Cascelli ha dichiarato che il ricorso ruoterà su tre punti fondamentali: la violazione di legge, l’illogicità manifesta e l’eccesso di potere.
Nel frattempo, gli abitanti di Ferentillo, che si sentono vessati dal Tutor, hanno minacciato di chiedere una compensazione per l’uso dei pozzi da cui arriva l’acqua a Terni. Elisabetta Cascelli ha affermato che, vista la mancanza di rispetto per queste popolazioni, si potrebbe pensare di chiedere una compensazione.
Tra le polemiche, si è levata anche la voce di Marcello Fiaschini, dell’associazione familiari vittime della strada. Fiaschini, che ha perso suo figlio in un incidente, si batte perché certe tragedie non accadano più. Ha dichiarato che chi protesta contro l’installazione di misure atte a ridurre gli incidenti stradali, soprattutto in tratti di strade particolarmente pericolosi, non si rende conto di cosa significhi perdere una persona cara o rimanere invalidi per tutta la vita. Ha espresso il suo disappunto per l’egoismo di tanta gente.
La sperimentazione del Tutor sulla SS209 Valnerina continuerà tra le polemiche, con l’obiettivo di garantire la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti. Le autorità monitoreranno attentamente i risultati e valuteranno eventuali modifiche al sistema in base ai dati raccolti e alle esigenze della comunità.
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