Sparatoria Umbertide, indagini serrate, è caccia al bandito

Sparatoria Umbertide, indagini serrate, è caccia al bandito

Sparatoria Umbertide, indagini serrate, è caccia al bandito

Era tutto studiato nei minimi dettagli e ora si cerca di capire se, dietro alla rapina del portavalori di Umbertide, ci sia un basista. E’ quanto stanno studiando gli uomini dell’Arma di Città di Castello, guidati dal Maggiore Giovanni Palermo. L’assalto – ricordiamo – è avvenuto in pieno giorno, attorno alle 8 di mattina.


di Morena Zingales


Tante persone hanno visto e sentito. Era quasi l’orario di apertura dell’ufficio postale, era il giorno di pagamenti delle pensioni e all’esterno in fila c’erano i primi anziani che aspettavano.

All’arrivo del mezzo blindato della Mondialpol c’era anche una Fiat 500 L bordeaux. Un’auto qualsiasi per dare meno nell’occhio. Chi lo avrebbe mai immaginato che da quella vettura sarebbero scesi due banditi armati di fucili?

Un’ aggressione lampo! Il vigilantes non ha fatto in tempo a scendere dal mezzo, che è stato aggredito da due uomini a volto coperto. Tutto in pochi secondi e quel sacco pieno di soldi, da destinare all’ufficio postale e poi ai pensionati, è finito nelle mani dei malviventi.

Qualche sparo verso il furgone dove si trovava un secondo vigilantes, forse per intimidirlo e via la fuga. Quest’ultimo ha reagito sparando sei colpi verso l’auto dei banditi che si stava allontanando, ma a nulla è servito.

I rapinatori sono scappati via con la stessa auto con la quale sono arrivati e che poi hanno abbandonato. Sul luogo dell’abbandono, in una traversa di via Kennedy, c’era già un’altra vettura di grossa cilindrata, una station wagon, con un autista pronto per ripartire. E’ la cronaca raccontata in questi giorni. Dei banditi e del sacco, contenente 300 mila euro, non c’è ancora traccia.

Al vaglio dei Carabinieri, dunque, le telecamere del sistema di video sorveglianza che controlla le vie di accesso alla città e le zone interne, compresa quella via Pitulo dove si trova l’ufficio postale.

E quegli spari fanno ripiombare indietro negli anni quando, sempre a Umbertide, venne ucciso il carabiniere Donato Fezzuoglio. Morto in servizio nel tentativo di sventare una rapina alla banca Monte dei Paschi di Siena. Era il 30 gennaio 2006, 16 anni fa.

Sparatoria con fucili a Umbertide, assaltano portavalori, bottino di 300 mila euro 📸🔴 FOTO E VIDEO

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