Soccorso dalla polizia per overdose, ma doveva essere in carcere
Lo hanno soccorso perché in overdose: il personale sanitario intervenuto su richiesta di un passante, ha dato immediatamente l’allarme alla Sala Operativa della Questura di Perugia. I poliziotti dopo aver raggiunto l’ambulanza in ospedale, hanno atteso che il giovane – un cittadino italiano, classe 1993 – si riprendesse e fosse in grado di raccontare quanto accaduto. Al momento del risveglio, dopo che i medici hanno dato il consenso, i poliziotti gli hanno chiesto come si chiamasse e dove abitasse: il giovane, tuttavia, ha dichiarato di non avere documenti e ha fornito un primo nominativo che, tuttavia, ha ritrattato poco dopo fornendone uno diverso.
Vista la situazione e l’assenza di documenti, il ragazzo, appena dimesso dall’ospedale, è stato portato in Questura per essere identificato. Dai rilievi è emerso il reale nominativo del giovane nonché un ordine di carcerazione pendente a suo cario. Arrestato a metà giugno a Latina per furto aggravato, era stato collocato ai domiciliari dai quali, tuttavia, era evaso il giorno dopo.
Da qui il provvedimento di aggravamento della misura cautelare e la sostituzione degli arresti domiciliari con la custodia in carcere. Terminati gli accertamenti, il 29enne è stato accompagnato presso il carcere di Perugia – Capanne.
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