
Ragazzina molestata da un bidello, il 64enne ha negato tutto
Il bidello di una scuola del Perugino si è difeso. L’uomo è accusato di aver abusato di una minorenne, all’epoca dei fatti undicenne. L’imputato, davanti ai giudici del II collegio presidente Marco Verola, a latere Francesco Loschi e Sonia Grassi, ha respinto le accuse che gravano su di lui da undici anni. Ha negato tutto in aula, sostenendo che il racconto della presunta vittima non corrispondesse alla verità.
Fonte: Quotidiani locali dell’Umbria
L’ex bidello, difeso dall’avvocato Eugenio Zaganelli, ha ribadito la sua innocenza, spiegando come lui non abbia toccato la ragazzina ma anzi l’abbia difesa dai volgari atteggiamenti dei suoi compagni che mimavano gesti osceni mentre lei stava ferma. Ma la minaccia di rivelare tutto ai suoi genitori avrebbe – secondo la difesa dell’uomo – fatto scattare la vendetta dell’undicenne.
Oltre all’imputato ieri sono stati sentiti altri sei testimoni della difesa. A conclusione delle deposizioni, l’udienza è stata rinviata al 18 ottobre per la discussione. La presunta vittima si è costituita parte civile attraverso i genitori (essendo minore, come detto, all’epoca dei fatti). La famiglia è assistita dall’avvocato Marco Piazzai.
La ragazza aveva raccontato tutto in aula nel 2016. Undici anni fa raccontò prima a un’amica e poi alla cugina che il bidello l’aveva spinta contro un muro in un angolo appartato del corridoio e l’aveva palpeggiata chiedendole cosa facesse coi compagni di classe. Dopo sei anni si stanno ancora ascoltando i testimoni. Il collaboratore scolastico, secondo quanto ricostruito dall’accusa, avrebbe condotto la ragazzina in un angolo non in vista dell’edificio scolastico e, qui, l’avrebbe costretta a subire atti sessuali a maggio del 2011.
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