Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo a Perugia

contrastare la presenza di capitali di origine mafiosa nella regione

Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo a Perugia
Procuratore Generale Sergio Sottani

Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo a Perugia

di Marcello Migliosi
Durante un incontro di grande importanza svoltosi oggi a Perugia, il Procuratore Generale Sergio Sottani e il Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone hanno affrontato insieme al Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo il tema della presenza mafiosa e dei capitali illeciti che gravano sul territorio.

Il Procuratore Generale Sottani ha sottolineato che la presenza mafiosa non si limita al radicamento di forme criminali violente, ma assume una connotazione particolare in termini di capitali di origine mafiosa che si infiltrano nell’economia locale. Ha anche evidenziato le attività della procura generale, tra cui i contatti con la procura europea in relazione ai fondi del Pnrr e della ricostruzione post-terremoto, oltre alla necessità di contrastare la “finanza mafiosa”.

Procuratore Giovanni Melillo

Il Procuratore Cantone ha espresso preoccupazione per la crescente presenza di organizzazioni straniere nell’Umbria, in particolare nel settore del traffico di droga. Ha sottolineato come queste organizzazioni stiano adottando sempre più strategie mafiose, investendo in attività economiche e creando vere e proprie strutture con collegamenti internazionali. Ha evidenziato l’importanza di contrastare e segnalare il rischio di connessioni tra la criminalità organizzata tradizionale e questi nuovi attori.

Il Procuratore Nazionale Antimafia Melillo ha affermato che le organizzazioni mafiose non rappresentano solo un problema del Mezzogiorno o di alcune regioni specifiche, ma sono una componente diffusa sul territorio nazionale e anche in altri paesi. Ha sottolineato che tali organizzazioni hanno l’obiettivo di trasformare la violenza in ricchezza e che le loro attività si estendono a livello globale. Ha evidenziato come il traffico di stupefacenti giochi un ruolo centrale in questo processo di integrazione delle strutture criminali.

Raffaele Cantone

Le dichiarazioni dei procuratori e del Procuratore Nazionale Antimafia evidenziano l’importanza di affrontare con determinazione e collaborazione il fenomeno della criminalità organizzata e dei capitali illeciti. La presenza di infiltrazioni criminali e i flussi finanziari illeciti rappresentano una sfida costante per le istituzioni e richiedono un impegno congiunto per contrastare tali fenomeni e garantire la sicurezza e la legalità nel territorio di Perugia e oltre.

Facendo riferimento all’arresto di Messina Denaro, Sottani ha menzionato l’espressione “borghesia mafiosa” utilizzata per descrivere l’infiltrazione della mafia in territori non storicamente occupati. Questo rischio rappresenta una sfida che deve essere contrastata e segnalata. La confisca dei beni legati alle attività mafiose è un chiaro segnale di come i proventi illeciti vengano riciclati anche nel territorio perugino.

Il procuratore generale Sergio Sottani ha sottolineato l’importanza di continuare la lotta contro la presenza di capitali illeciti e la necessità di una stretta collaborazione tra le autorità competenti per contrastare efficacemente l’infiltrazione della mafia nel tessuto sociale ed economico. La procura generale di Perugia si impegna a vigilare e adottare misure adeguate per preservare l’integrità e la sicurezza della città di Perugia e del suo territorio.

La lotta alla mafia e alla criminalità organizzata rimane una priorità per le autorità giudiziarie, al fine di garantire la giustizia, la legalità e la protezione dei cittadini.

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