Lascito Mariani, non usano 3,8 milioni, sotto inchiesta

Lascito Mariani, non usano 3,8 milioni, sotto inchiesta

Lascito Mariani, non usano 3,8 milioni, sotto inchiesta

Il lascito milionario di Olga e Clara Mariani a quasi quaranta anni dalla scomparsa dell’ultima delle due sorelle non viene utilizzato come avrebbero voluto loro per l’ex ospedale di Città di Castello di San Florido, ma alimenta, invece, le casse dell’Azienda sanitaria Usl Umbria 1. Il tutto in seguito a una scelta del comune tifernate. Lo ricostruisce il Tgr Umbria e riportato oggi da diversi quotidiani.
La procura regionale della Corte dei Conti quantifica un danno erariale da tre milioni e 800mila euro e cita in giudizio, tra i responsabili a titolo doloso, la presidente della Regione Donatella Tesei, l’assessore alla Sanità Luca Coletto e l’ex sindaco Luciano Bacchetta. Coinvolti anche dirigenti sanitari e della Regione, mentre, a titolo colposo e “pro quota”, rischiano di dover rispondere anche altri membri della giunta regionale.
L’ex sindaco Bacchetta sostiene di essersi trovato di fronte a un paradosso giuridico: con la vecchia struttura sanitaria ormai dismessa e le risorse assistenziali divenute per legge di spettanza dell’Asl. Di qui la cessione del tesoretto, ritenuta illegittima. La presidente Tesei, dal canto suo, spiega di non avere imposto quella scelta e assicura che i soldi, in concreto, non sono stati ancora spesi.  L’ex ospedale di San Florido, patrimonio pubblico regionale, nel frattempo è un monumento al degrado e all’inerzia.
Un tesoretto donato in beneficenza che si trasforma in danno erariale. L’udienza è fissata a settembre.

La Regione Umbria precisa che: “La somma del lascito trasferita dal Comune di Città di Castello è interamente presente nelle casse della Asl 1 e sinora non utilizzata; il lascito esprime unicamente la volontà delle sorelle Mariani che se ne faccia uso per “alleviare la sofferenza dei malati” della Comunità tifernate, senza riferimento alla ristrutturazione dell’ospedale; la struttura dell’ex ospedale San Florido di Città di Castello è patrimonio regionale e non della ASL ed è inoltre priva della destinazione d’uso sanitaria; l’ipotesi avanzata nel 2018 dal Comune tifernate di provvedere ad uno stralcio dei lavori per utilizzare la struttura come Casa della Salute non è stata valutata fattibile dai tecnici della Regione, in quanto non si può utilizzare un solo piano senza interventi di consolidamento generale, tanto è vero che ad oggi vi è una valutazione tecnica degli uffici regionali, per la sistemazione della struttura, quantificabile in 32 milioni e 665 mila euro.

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