Indagati difensore civico e consigliera PD per appropriazione indebita

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Indagati difensore civico e consigliera PD per appropriazione indebita

Il difensore civico della Regione dell’Umbria, risulta indagato per appropriazione indebita. Con lui, una consigliera comunale di Perugia in quota Pd. E’ quanto riporta oggi il Corriere dell’Umbria in un articolo a firma di Alessandro Antonini.

Il tutto fa seguito ad una denuncia del gennaio 2019 presentata da una giornalista 42enne rinviata a giudizio per diffamazione nei confronti della consigliera e per questo finita sotto processo. La contestata diffamazione risale a un post su Facebook sulla carriera politica della consigliera, con l’aggravante del social. L’inchiesta è in capo al pm Manuela Comodi.

Il legale della consigliera – scrive il quotidiano ha trattenuto una somma inviata dalla giornalista a titolo risarcitorio oltre i tempi ritenuti legittimi da quest’ultima. I soldi sono stati poi restituiti. Ma prima è partita la querela e subito dopo è stato aperto il fascicolo a loro carico.

Al 16 aprile scorso il difensore civico e l’esponente del PD figurano iscritti nel registro degli indagati. La querela è relativa a mille euro consegnati dalla giornalista a titolo risarcitorio, destinati alla consigliera, e ricevuti dal legale in qualità di legale difensore.

Nella denuncia, presentata ai carabinieri il 22 gennaio, l’assegno “a titolo risarcitorio” è stato ricevuto dall’avvocato per conto della sua assistita ma la somma non è stata ritenuta congrua. Tuttavia i soldi non sono stati ridati indietro perché ritenuti un acconto sul danno eventuale che deve ancora essere stabilito dai giudici.

La giornalista attraverso il suo legale – conclude il Corriere – ne ha intimato la restituzione. La diffida è del 22 dicembre 2018, da va al massimo sette giorni di tempo. In questo lasso di tempo i soldi non sono arrivati. Il 22 gennaio è scattata la denuncia. Il difensore civico ha restituito i mille euro dell’assegno circolare, ma dopo la querela sporta ai carabinieri.

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