Furbetta del cartellino? Dipendente del Comune di Passignano assolta
Assolta per non aver commesso il fatto. La dipendente del Comune di Passignano, finita sotto inchiesta nel 2015 per delle presunte timbrature irregolari, è stata assolta con formula piena dalle accuse di falso e truffa. A riportare la notizia i quotidiani dell’Umbria di oggi.
Per il primo dei tre capi di imputazione riguardante l’accusa di aver manipolato i cartellini, il giudice Carla Maria Giangamboni ha stabilito che l’imputata è stata assolta.
La donna si era allontanata dall’ufficio in una ventina di occasioni. Il giudice l’ha assolta perché «il fatto non costituisce reato» e quindi si trattava di fatto di «missioni» e di svolgimento di incarichi di lavoro che lei stessa poteva aver ritenuto utili, oppure direttamente impartiti dai sindaci.
La dipendente – tramite il proprio legale Alessandro Vesi – si era sempre dichiarata innocente e aveva respinto nel tempo tutte le accuse, adducendo sempre la ragione di servizio per spiegare quegli spostamenti rilevati anche nei centri commerciali della zona.
Commenta per primo