Progetto sperimentale sulla raccolta dell’olio vegetale, di GESENU e GMF gruppo Unicomm
Un progetto sperimentale per potenziare la raccolta degli oli vegetali. È quanto Gesenu sta mettendo in atto attraverso l’installazione di strutture in metallo con doppio contenitore, da posizionare in luoghi legati alla quotidianità dei cittadini (ad esempio supermercati ed esercizi commerciali in genere) iniziando con le prime installazioni presso alcuni supermercati EMI e HURRA della città. In questo modo i cittadini non saranno costretti a recarsi in un sito spesso esterno alla città come i Centri di Raccolta, ma potranno comodamente riciclare il proprio rifiuto durante gli spostamenti giornalieri.
Il gestore provvederà allo svuotamento periodico del contenitore di raccolta con propri mezzi e personale, curando di effettuare l’operazione senza alcun spargimento di rifiuti.
Il progetto parte dalla consapevolezza che l’olio vegetale esausto costituisce una vera e propria minaccia per l’ambiente. Per capire e comprendere l’entità della minaccia, basta considerare che delle 290.000 tonnellate di oli vegetali esausti prodotti in Italia ogni anno, ben 166.000 tonnellate (62%) derivano da attività domestiche; le restanti 94.000 tonnellate (38%)
derivano dai settori professionali (industria, ristorazione e artigianato), che però hanno il corretto smaltimento come obbligo di legge. Di questi ingenti quantitativi prodotti, solo il 5% viene correttamente riciclato, dunque la maggior parte viene sversata direttamente dai cittadini nei lavandini e nel suolo, recando all’ambiente un danno irrecuperabile.
Purtroppo, per la maggior parte delle persone è normale, dopo aver fritto e quindi aver prodotto olio vegetale esausto, gettarlo nel lavandino di casa costituendo così una minaccia d’inquinamento per il sottosuolo, rendendo inutilizzabili pozzi di acqua potabile anche molto lontani; per la flora, impedendo alle radici delle piante l’assunzione delle sostanze nutritive; per qualsiasi specchio d’acqua impedendo l’ossigenazione e compromettendo l’esistenza della flora e della fauna e per i depuratori influenzandone il corretto funzionamento.
Per questo motivo Gesenu vuole facilitare il compito di gettare l’olio esausto al cittadino e lo fa mediante l’installazione di 20 strutture in alluminio per la raccolta di bottiglie contenenti olio vegetale esausto sul territorio. Tali attrezzature saranno distribuite su tutto il territorio comunale nei punti di maggiore affluenza dei cittadini. L’olio potrà essere conferito nei contenitori all’interno di normali bottiglie o flaconi in plastica, chiusi con il loro tappo. Non sarà quindi necessario versare direttamente l’olio nelle colonnine o nei contenitori, superando il rischio di imbrattare/sporcare l’ambiente circostante. Un servizio, insomma, più pulito. Si ipotizza una frequenza iniziale di ritiro settimanale, la quale potrà essere successivamente modificata in aumento o diminuzione in base alla storicità e al livello di riempimento riscontrato.
«L’installazione di queste nuove strutture nei nostri supermercati è un ulteriore elemento che si aggiunge ad altri progetti, quale ad esempio la presenza in alcuni punti vendita del gruppo degli eco-compattatori per la raccolta delle bottiglie in plastica pet, che confermano la nostra volontà di costruire un percorso di sostenibilità aziendale» sostiene Giancarlo Paola Amministratore delegato di GMF.
Al momento sono 4 le strutture installate e attive da ieri 7 giugno, dove prima erano presenti le postazioni Olly, nello specifico:
– Presso l’Emi di Ponte Felcino in Str. Tiberina Nord,
– Presso l’Hurrà di Via Bramante,
– Presso l’Emi di Via Palermo,
– Presso l’Emi di Via Torelli.
Il progetto si concluderà con l’installazione di ulteriori 16 strutture. In tal modo si andrà ad ostacolare l’abbandono dei rifiuti al di fuori dei contenitori. In questo modo si intende offrire al cittadino un servizio di conferimento più capillare e di qualità sul territorio gestito, che va ad integrare i contenitori già posizionati all’interno dei Centri di Raccolta comunali: ricordiamo che ad oggi il conferimento può avvenire esclusivamente presso tali punti di raccolta.
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