
Firma molecolare Parkinson e Alzheimer in molecole circolari Rna
Firma molecolare Parkinson – In un importante sviluppo nella ricerca sulle malattie di Parkinson e Alzheimer, è stata individuata una “firma” molecolare all’interno delle molecole circolari di RNA, considerate precedentemente come componenti “spazzatura”. Questa scoperta promettente potrebbe rivoluzionare la diagnosi e la comprensione di queste malattie neurodegenerative.
Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori presso l’American Brigham & Women’s Hospital di Boston ed è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando un laser, i ricercatori hanno esaminato 190 campioni di cervello umano post-mortem congelati e hanno analizzato le sequenze di tutte le molecole circolari di RNA presenti. Ciò ha portato alla scoperta che il 61% di queste molecole circolari di RNA (o circRNA) sono associati a disturbi cerebrali.
In particolare, sono stati identificati 4.834 circRNA specifici dei neuroni responsabili del controllo del movimento, dell’umore, della memoria e del linguaggio. La degenerazione di questi neuroni svolge un ruolo cruciale nello sviluppo di disturbi neurologici come il Parkinson e l’Alzheimer.
Ciò che ha sorpreso gli studiosi è che molti geni associati a queste due malattie producono circRNA. Secondo Xianjun Dong, uno degli autori dello studio, queste molecole circolari definiscono in modo più preciso l’identità dei neuroni rispetto alle molecole lineari di RNA. Questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi biomarcatori per identificare specifiche cellule cerebrali coinvolte nelle prime fasi di queste malattie.
Inoltre, le molecole circolari di RNA sono resistenti alla degradazione, il che le rende potenzialmente strumenti efficaci per trasportare terapie mirate nel corpo. Possono essere modificate in laboratorio e utilizzate come farmaci futuri. Clemens Scherzer, co-autore dello studio, ha sottolineato il loro potenziale come agenti terapeutici rivoluzionari.
Questa scoperta rappresenta un passo significativo verso una migliore comprensione e trattamento delle malattie di Parkinson e Alzheimer, offrendo speranza per futuri progressi nella lotta contro queste gravi patologie neurodegenerative.
Commenta per primo