
David Sassoli, deroga sui brevetti subito il pass agli immuni covid
“La discussione all’ultimo Consiglio europeo ha fatto emergere problemi comuni, segnalato i rischi della terza ondata della pandemia e messo in chiaro disfunzioni e ritardi. Mi sarei aspettato di vedere qualche leader raccogliere la vera sfida di questo tempo drammatico e alzare lo sguardo per dire che serve costruire una vera politica europea della salute. Nessuno invece si è detto disponibile a trasferire poteri nazionali all’Unione“. Lo ha detto David Sassoli, presidente dell’Europarlamento, al Messaggero, nei riguardi dei leader dei Ventisette.Draghi al Consiglio Ue ha chiesto un approccio più risoluto per accelerare la campagna vaccinale, proponendo anche il blocco delle esportazioni per le Big Pharma che non rispettano gli accordi. E’ d’accordo? “Piuttosto che immaginare chiusure dobbiamo spingere affinché si apra una fase nuova che sarebbe conveniente per la ricerca, la salute, gli investimenti, il rafforzamento del multilateralismo. Abbiamo salutato con soddisfazione l’arrivo di Biden alla Casa Bianca dopo che l’Unione, nell’era di Trump, ha affrontato da sola per la prima volta nella sua storia una grande crisi. Ce la siamo cavata anche meglio di Trump, ma insieme avremmo potuto fare di più.
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“Cedere i brevetti? L’accesso alla conoscenza scientifica, l’eventuale sospensione temporanea dei diritti di proprietà intellettuale e una deroga all’esclusiva di produzione per i detentori del brevetto, non possono essere tabù in epoca di pandemia. Il profitto non può prevalere sulla difesa della salute del mondo”, spiega Sassoli. “La Ue ha l’obiettivo di vaccinare il 70% degli europei entro la fine dell’estate, il che significa 255 milioni di cittadini. Fino adesso ne sono stati vaccinati il 10%, pari a 25 milioni.
L’Italia ha vaccinato con due dosi il 2,3% degli italiani e cioè il doppio dei vaccinati con 2 dosi dalla Gran Bretagna che usa il sistema della dose unica”. Al Consiglio Ue Sassoli ha proposto il passaporto vaccinale. Si andrà avanti? “Sono contento che la mia proposta sia stata raccolta da molti governi e in particolare da quello italiano. Sarà un modo ordinato di procedere alle riaperture sia nel settore turistico, che in quello economico e dell’autotrasporto. Chi non vorrà vaccinarsi dovrà continuare a sottoporsi ai test e alle quarantene. Puntiamo ad avere il certificato vaccinale europeo tra 3-4 mesi, in modo da consentire anche il rilancio estivo delle attività turistiche”.
(Cro/Adnkronos)
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