
Una lettera che parla di Paolo Rossi, così Lidia scrive alla moglie Federica
“Paolo Rossi, un campione tra i campioni che ha dato gloria al nostro Paese e motivo di vanto a noi italiani. Persino le ragazzine negli anni ’80 (fra quelle c’ero io), seppur conoscendo poco o quasi nulla del calcio, diventammo tifose dei nostri beniamini della nazionale”.
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Questo l’inizio di una lettera scritta Lidia Manuguerra di Trapani ed inviata alla moglie di Paolo, Federica Cappelletti. Missiva condivisa dalla stessa nella chat del gruppo Reporter dei giornalisti umbri e che noi riprendiamo.
“E’ la prima volta che mi permetto di scrivere di un personaggio pubblico, forse perché, stavolta, non è solo la notizia della sua morte a colpire, ma anche il garbo, l’educazione, la gentilezza, l’umiltà e il rispetto per tutti che appariva nel suo modo di essere, che sono gli unici dinamismi che portano ad avanzare verso il bene comune”. – continua la lettera.
E rivolgendosi a Federica scrive: “Nella tua scelta si raccontare di Paolo, nonostante il dolore di dover far meno di lui, è apparsa la tua forza fisica e mentale, il tuo equilibrio, la tua promessa e il tuo impegno di andare avanti, per continuare a realizzare i progetti intrapresi insieme, nonché l’amore per le tue figlie che cresceranno insieme ad Alessandro”.
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