
Bollette la prescrizione scende a due anni dall’1 marzo 2018
da Stella Carnevali
Evviva. Conserviamo solo le ricevute per due anni. Naturalmente sempre alla latina, “Festina lende” cioè affrettati lentamente. Infatti dal 1 marzo di quest’anno i due anni di prescrizione valgono per l’energia elettrica; dal 1 gennaio 2019 per il gas e dal 1 gennaio 2020 per l’acqua.
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Certo cominciamo con i servizi essenziali come #acqua, #luce e #gas nel triennio. Speriamo di poter unificare la prescrizione anche degli adempimenti onerosi annuali. Perché se il fisco si è snellito con la tecnologia, allora la prescrizione potrebbe scendere a due anni anche per le altre tasse come Tari e Imu, bollo auto e tutto quello che prevede 5 anni di prescrizione.
La riforma dei termini di prescrizione delle bollette di luce, acqua e gas non tocca solo i conguagli, ma anche le bollette per consumi ordinari, quelle cioè che arrivano a casa ogni mese o bimestre.
Inoltre il nuovo termine di due anni riguarda sia i consumatori (le famiglie e gli utenti privati) che le microimprese, i professionisti e le società.
Già la prossima bolletta riporterà se ci sono importi che possono già considerarsi prescritti.
Attenzione: quello che viene fatto può essere disfatto. Non è detto che chi farà la prossima finanziaria mantenga l’inizio di tale riduzione anche per il 2019 e il 2020 di gas e acqua.
Avviso ai consumatori: soprattutto quando i gestori di questi servizi si avvalgano di società di recupero crediti può accadere che non si ripettino i termini. Per l’energia elettrica solo due anni dalla data di mancato pagamento
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